Tegola sul Sassuolo, si ferma anche Defrel

Per l’attaccante francese frattura del metatarso. Il d.s. Carnevali però rassicura: "Berardi è meno grave del previsto"

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Non c’è pace per il Sassuolo. Che, mentre aspetta gli esiti dei prossimi esami (ma Giovanni Carnevali, a Sky, ha parlato di "infortunio meno grave del previsto", dissimulando fiducia) che gli diranno per quanto tempo dovrà fare a meno di Domenico Berardi, perde anche Gregoire Defrel.

La diagnosi che appieda l’attaccante francese parla di frattura al metatarso (lo stesso trauma che fin qua ha privato Alessio Dionisi di Traore) e di conseguenti tempi di recupero che si assestano sui tre mesi. Quindi il 2022 di Defrel finisce alla vigilia di Cremonese-Sassuolo, il cui coefficiente di difficoltà, viste le defezioni, si alza esponenzialmente. Già la sfida dello Zini era, ha avvertito ieri Alessio Dionisi in conferenza stampa, "più difficile di quanto non dica la classifica, perché i grigiorossi hanno sempre fatto prestazioni importanti, e in casa hanno l’entusiasmo della neopromossa che mancava dalla massima serie da più di 20 anni", ed affrontarla dentro una settimana che manda in campo il Sassuolo tre volte in otto giorni e con ai box, oltre ai soliti Romagna, Traore e Muldur, anche Berardi e Defrel moltiplica le insidie del lunch match. In vista del quale Dionisi, tuttavia, dice che farà "di necessità virtù. Perché le possibilità di scelta sono ridotte dalle defezioni, ma è anche da questi incidenti, e da come riusciamo a gestirli, che si misura la crescita del gruppo e di una squadra comunque diversa da quella dell’anno scorso". A dar man forte ai neroverdi, in chiusura di mercato, sono arrivati Antiste e Laurentiè e se Dionisi socchiude le porte all’esordio del secondo ("è allenato, è esperto, è pronto, anche se – spiega – andrà inserito nei meccanismi di gioco") non esclude un cambio di modulo al quale, ha ammesso, starebbe lavorando. "Ma molto lo devo ancora decidere", aggiunge, con ovvio riferimento all’assetto anti-Cremonese e ai protagonisti dello stesso. Ai quali chiede comunque, in vista di una partita tutt’altro che semplice, "organizzazione ed equilibrio, oltre all’attenzione e, naturalmente, lo stesso atteggiamento messo in campo contro il Milan". Conterà, fa capire, soprattutto quello, il modo con cui si va in campo e pazienza se per mettere in campo un undici competitivo "dovrò fare la conta, ma la circostanza non dev’essere un alibi: misurarsi con le difficoltà, a mio avviso, resta un’opportunità che dovremo saper cogliere, quindi andiamo avanti e – la conclusione - cerchiamo di essere noi stessi". Anche se pochi, comunque buoni, Cremonese permettendo.

Stefano Fogliani