Tesser chiude un cerchio aperto a... Pontedera

I gialloblù hanno iniziato a correre dopo il ko in Toscana con il Montevarchi e sabato nella partita che vale una stagione trovano proprio i granata

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di Alessandro Troncone

È il 6 aprile 1994, un mercoledì qualunque tre giorni dopo la Pasqua. Apparantemente qualunque. In pochi lo ricorderanno ma, quel giorno, entrò nella storia del calcio italiano grazie al Pontedera e partiamo da qui per raccontarvi i mille intrecci dell’ultima partita di campionato del Modena. La Nazionale di Arrigo Sacchi sta preparando la spedizione negli USA, il Mondiale è alle porte e a Coverciano (rigorosamente a porte chiuse) gli azzurri ospitano la squadra toscana per un’amichevole, la più classica delle amichevoli per oliare meccanismi e intesa. Il Pontedera militava in C, era allenato da Francesco D’Arrigo, non aveva mai perso in campionato ma chi l’avrebbe mai detto che anche quel giorno avrebbe mantenuto la propria imbattibilità. Finì 2-1, uno-due di Rossi e Aglietti, annullati Baggio, Signori, Donadoni e Casiraghi. È storia, e che storia. Questo per dire che nelle pagine della vita del Pontedera esistono, eccome, i momenti in cui Davide contro Golia.

Certo, sono passati 28 anni e nulla potrà essere paragonato a Modena-Pontedera di sabato prossimo, sfida che comunque deciderà anche le sorti delle gazzelle toscane perchè in caso di blitz al ’Braglia’ e di incastri favorevoli, raggiungerebbero un piazzamento playoff. Ben più grande è, però, l’obiettivo del Modena e lo conosciamo. Una vittoria vorrebbe dire serie B e quasi chiuderebbe un cerchio con il destino che quando ha messo di fronte Pontedera e canarini ci ha sempre messo una buona parola, diciamo così. Dopo quel ’drammatico’ Montevarchi-Modena, a Pontedera, iniziò la cavalcata della formazione di Tesser, capace di vincere da quel giorno di ottore a febbraio, per 14 volte consecutive. Da lì, i gialli hanno costruito tutto. Classifica, morale, ambiente, forza. Una di quelle 14 vittorie arrivò anche con il Pontedera, sempre a Pontedera. Ci pensò una parabola di Tremolada e il rigore di Minesso (nella foto), nonostante Magnaghi provò a spaventare nuovamente Tesser. E allora sì, vien facile da dire che la squadra toscana sia proprio nel destino del Modena che sabato si ritroverà a chiudere proprio un cerchio aperto 7 mesi fa. Senza possibilità di errore. Qui la posta in palio sarà enormemente più alta. Dopo Gubbio capiremo anche come Attilio Tesser vorrà affrontare l’ultimo atto di una stagione lunghissima. Perchè in Umbria che qualcosa non abbia funzionato nel primo tempo è piuttosto evidente, è dunque probabile che il tecnico torni al solito sistema con Azzi terzino sinistro e nuove scelte in avanti. I canarini hanno iniziato ieri a preparare l’ultima settimana dell’anno: da Ogunseye a Mosti, da Minesso a Longo fino a Giovannini, l’uomo della provvidenza a Gubbio che, chissà, una chance potrebbe pure averla. Vedremo, nel frattempo godiamoci l’attesa di una sfida che certamente non sarà banale.

Perchè Pontedera è nel destino del Modena. Da Pontedera è iniziato tutto e con il Pontederà finirà, sperando che il destino (nelle mani dei gialli) possa metterci ancora una buona parola.