«Tra le quattro big Modena è la più forte»

Tubertini ha già fatto soffrire Perugia e la Lube: «Anderson ha migliorato tutta la squadra di Giani. Soprattutto in fase break»

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Sarà un ritorno in patria a petto in fuori quello di Lorenzo Tubertini, che dopo la lunga gavetta a Modena è oggi diventato uno degli allenatori più ‘seguiti’ della SuperLega, capace di condurre lo scorso anno Latina a qualche ambizione in più, dettata da un mercato gestito con oculatezza e da due gare, quelle con Perugia e Lube, giocate alla pari con gli avversari. Modena è il cuore, per Tubertini, ma anche Latina ha i suoi lati positivi.

«C’è l’aria del mare qui. Si sta bene».

Tubertini, dopo le prime tre gare tutti guardano alla Top Volley con rispetto...

«Mi fanno piacere i complimenti. Quest’anno col mercato abbiamo cercato di mettere dentro sia giocatori fisici che elementi più tecnici. Con grande umiltà proviamo a giocarcela anche con le squadre più forti, a portare via qualche risultato».

Avete rischiato di vincere con la Sir, la Lube ha sofferto. Qual è il segreto?

«Il nostro livello si è alzato: non è ancora stabile, non possiamo sederci di certo, ma le prospettive sono buone. Se nel primo set con Perugia l’arbitro non avesse sbagliato forse sarebbe finita in un’altra maniera e anche con Civitanova eravamo 11-4 nel quarto set».

Domenica contro Monza è arrivato il primo successo...

«Con la Vero Volley siamo partiti malino tecnicamente, forse abbiamo accusato le due trasferte lunghe e ravvicinate e non avevamo carburato inizialmente. Abbiamo però dimostrato di avere un bel carattere: anche con un primo e un terzo set brutti abbiamo recuperato con due ultimi set autorevoli, un segnale positivo».

Patry e Van Garderen sono i due nomi su cui puntare?

«Sono contento di tutta la rosa. I nuovi arrivati quest’anno hanno molta fame, desiderio di migliorarsi, si mettono in discussione. Soprattutto Patry mi sta sorprendendo: ha fatto un bel campionato in Francia lo scorso anno, ma in Nazionale é il secondo e aveva un grosso punto interrogativo sulla testa. Invece sta facendo ottime cose, è un ragazzo che ascolta. Van Garderen è un giocatore affermato, salito di livello. Anche Karlitzek, l’altra banda, ha voglia di mettersi in mostra. Szwarc, il centrale canadese, ci dà centimetri e aggressività in battuta. Non posso lamentarmi».

Davvero Modena oggi è la squadra più forte?

«Ahimè adesso mi tocca guardare i gialloblù. In cambiopalla hanno numeri in linea con Civitanova, Trento e Perugia, forse anche qualcosa meglio e in maniera più stabile rispetto alle altre tre. In più la Leo Shoes ti fa giocare male, perché la sua fase break è notevole. Sì, oggi Modena è più forte delle altre: gioca tranquilla, è difficilmente scalfibile».

Però ha perso la Supercoppa?

«Sono partite secche, nelle quali la battuta spesso fa la differenza, il discorso è diverso».

Il punto di forza è aver cambiato una sola pedina?

«Un giocatore in più? Sembra poco, ma se è uno come Anderson migliora tutto».