Tutto il volley si arrende Scudetto non assegnato

Non ci saranno promozioni e retrocessioni nei campionati nazionali, regionali e territoriali. "Ora programmiamo la prossima stagione"

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Mentre il mondo del volley si interroga su quali saranno le ricadute economiche della crisi, la Federazione ha messo ieri la parola fine a qualsiasi ipotesi sia di post season estiva sia di assegnazione dello scudetto. Non ci sarà un campione d’Italia 20192020, bloccate anche promozioni e retrocessioni in tutte le categorie. Niente play off quindi, anche se l’idea sembrava essere già tramontata prima di nascere.

Questo il comunicato diramato ieri dalla Fipav nazionale: "La Fipav dopo un’attenta e approfondita riflessione sulla perdurante situazione emergenziale legata alla pandemia di COVID-19) ha decretato la conclusione definitiva di tutti i campionati pallavolistici di ogni serie e categoria. La FIPAV ritiene pertanto conclusi senza assegnazione degli scudetti, delle promozioni e delle retrocessioni tutti i campionati nazionali, regionali e territoriali. La Fipav è arrivata a queste decisioni, tenendo anche conto dei recenti DPCM e delle Ordinanze emesse dal Governo e dalle Regioni, all’interno delle quali non emergono date certe circa la possibilità di riprendere l’attività sportiva in condizioni di completa sicurezza. Le istituzioni nazionali, regionali e medico-scientifiche, inoltre stanno continuando a ritenere necessarie misure di distanziamento sociale per il superamento di questa drammatica emergenza. La Federazione ribadisce, ancora una volta, che il senso di responsabilità deve necessariamente essere alla base di ogni azione e già da domani lavorerà per programmare al meglio la prossima stagione sportiva".

Sui campionati giovanili la Fipav garantisce poi categorie dispari (da Under 13 a Under 19) per proseguire l’attività la stagione ventura.

Insomma, tutto chiuso. Mancano da definire solo pochi alcuni paletti. Ecco, in merito le opinioni dell’ad di Lega Volley Massimo Righi. Sulle competizioni Cev e relative qualificate Righi dichiara che "la Cev chiede una classifica: quella del girone d’andata non è attendibile perché c’è disparità di match giocati in casa e fuori. La soluzione estrema è tenere le stesse formazioni di quest’anno". Sulla trattativa coi giocatori per gli ingaggi questo il Righi-pensiero: "Idee precise sulla decurtazione degli ingaggi ancora non ce ne sono. L’obiettivo è quello di non speculare". Infine, situazione complessa anche per la ripresa in autunno, soprattutto sui palasport: "Settembre sarà come l’estate: non ci saranno 5000 persone al PalaPanini, bisognerà abituarsi a quest’idea. Fino al vaccino la situazione non si normalizzerà".

Alessandro Trebbi