Un Carpi senza sprint saluta la Coppa Italia

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Il Carpi-B saluta la Coppa Italia quasi senza colpo ferire. Al «Piola» le seconde linee biancorosse (in campo 11 giocatori diversi rispetto al Ravenna, con Biasci, Jelenic e Vano in tribuna) si giocano male la chance di mettersi in luce e meritarsi altro spazio il prossimo 27 novembre negli ottavi. Alla Pro Vercelli dei giovani, con dieci undicesimi dal ’98 al 2000 e nessun titolare schierato, basta un gol in avvio per staccare il pass, contro un avversario che dopo aver regalato un tempo cerca inutilmente di scuotersi nella ripresa.

Il Carpi del primo tempo è davvero poca cosa. Fa possesso palla senza trovare mai la precisione nei 16 metri finali, dove Carletti pasticcia, Mastaj non si vede e Zerbo fatica a trovare la posizione da trequartista. La Pro Vercelli ha più voglia e l’ecuadoriano Varas, che il «Gila» aveva con sé l’anno scorso in D a Rezzato, fa il bello e cattivo dove uno svogliato Maurizi (giustamente lasciato negli spogliatoi al 45’) non lo segue mai. E così proprio Varas la sblocca subito con una volée su cross di Iezzi che sorprende Rossini sul primo palo, col portiere biancorosso che si porta la palla dentro la porta. Non c’è reazione da parte del Carpi e le chance sono tutte per il 2-0 dei «bianchi». Quella di Auriletto di tacco su corner incoccia sul palo, quella clamorosa dell’ex Romairone di testa finisce out da due passi. Il primo tiro verso la porta di Saro arriva al 44’, ma il destro di Mastaj è una telefonata sul corner di Zerbo. Riolfo prova a cambiare qualcosa nella ripresa inserendo Van der Heijden e passando al 4-2-3-1, ma la produzione offensiva resta al minimo. Anzi, Clemente da terra tocca nettamente in area col braccio, senza che l’arbitro indichi il dischetto. Il più pericoloso è Boccaccini, che di testa schiaccia troppo, mentre il siluro di Zerbo non inquadra la porta. Gli ingressi di Tommasone e i debutti assoluti in C del 2000 Maroni e del terzo portiere Celeste fanno da contorno a un finale in cui Rossini evita il 2-0 su Merio. Per il Carpi, che risparmia tutti i titolari, la testa è tutta all’Arzignano.

Davide Setti