"Una gioia tornare a Modena Giocherò in una squadra fantastica"

"La chiamata di Catia Pedrini mi ha sorpreso. Una tristezza la mia ultima gara al Palapanini senza tifosi"

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"Modena mi è mancata tanto". Parla col cuore in mano Salvatore Rossini, nella sua prima intervista dopo il ritorno a Modena, concessa a Barba e Capelli su Trc martedì scorso. Uno scambio dettato dall’acquisto di Abdel Aziz ma che ha soddisfatto tutti, il giocatore e la società.

È lo stesso libero a svelare che la trattativa è stata velocissima e, soprattutto, inaspettata. "Avevamo comprato casa a Modena tempo fa – racconta Rossini – perché con mia moglie e mio figlio abbiamo un progetto futuro qui. Quando abbiamo chiuso le porte del nostro appartamento a Trento per passare l’estate a Modena abbiamo però lasciato lì tutte le cose invernali, sotto la Ghirlandina non ci sarebbero servite. Proprio in quelle ore mi è arrivata la telefonata di Catia Pedrini, che mi suggeriva di prendere invece tutto con me".

Si è ritrovato spiazzato?

"Ho avuto qualche secondo di stordimento, lo ammetto. Poi l’entusiasmo enorme ha preso il sopravvento: a parte il discorso pallavolistico, ci sono i legami con le persone".

Aveva capito che a Trento sarebbero cambiate le cose?

"No, da Trento non avevamo nessuna notizia della smobilitazione, ci era stato detto che al mercato si sarebbe pensato dopo la finale di Champions. Non avevamo avuto sentore di nulla, davvero la chiamata della Pedrini è stata un fulmine a ciel sereno. Così anche per Abdel Aziz, che aveva rinnovato pochi mesi primi".

Il suo passo d’addio l’8 marzo 2020 era stato senza tifosi...

"La mia ultima partita al PalaPanini è stata la prima della storia senza pubblico, spero a ottobre di tornare con gli spalti di nuovo pieni. Però sono sicuro che emotivamente giocare le ultime partite da giocatore di Modena in un palasport pieno sarebbe stato difficile: tutti vi ricordate quanto pianse Ngapeth nel 2018 alla sua ultima apparizione. I messaggi che mi erano arrivati mi avevano fatto sentire comunque il calore dell’ambiente".

A proposito di Ngapeth: contento di formare di nuovo con lui la linea di ricezione?

"Avere Earvin a fianco ti dà poca tranquillità (scherza, ndr). A parte tutto abbiamo fiducia reciproca a trecentosessanta gradi. Sono contento che ci sia Ngapeth, sono molto contento che torni anche Bruno. In generale però sono contento di una squadra fantastica, fatta su misura per Modena".

Ovvero?

"Sono giocatori che possono dare il massimo col calore di Modena, anche Abdel Aziz. È una squadra costruita non solo con le cosiddette figurine, ma per la chimica".

Abdel Aziz che giocatore è?

"Un campione, che sicuramente si troverà bene con tutti gli altri. È un gruppo che può insegnargli cosa è Modena, un posto diverso: da godere, senza dubbio, ma bisogna anche stare attenti".

Che squadra sarà, quindi?

"Una squadra forte, che presto imparerà a parlare modenese. Certo, anche le altre sono forti, ma saremo in grado di avere un’impronta nostra, Giani sarà certamente bravissimo a fare ciò. Sono molto contento di tornare con lui".

Alessandro Trebbi