"Una partita sulle montagne russe Campioni così sempre pericolosi"

"Una partita sulle montagne russe  Campioni così sempre pericolosi"

"Una partita sulle montagne russe Campioni così sempre pericolosi"

"Un bellissimo battesimo per i playoff, un’emozione bellissima di fronte a un pubblico caldo. Riuscire a vincere poi, la ciliegina sulla torta". Esordisce così ai microfoni della sala stampa Tommaso Rinaldi (in foto, Corradini), protagonista del match soprattutto per la capacità, ormai da scrivere sulla carta d’identità, di reggere il peso anche di giocate non buone, di errori, di passaggi a vuoto nel corso della partita. Rinaldi sa rimanere attaccato all’incontro, e metterci lo zampino quando più conta, come con quella battuta corta che ha fatto mettere a Modena la testa avanti nel quinto set: "La partita è stata sulle montagne russe come ci aspettavamo – continua Rinaldi – Piacenza è infarcita di campioni e sappiamo che può uscire dalle sabbie mobili in ogni momento, per questo è sempre pericolosa e va mantenuta alta la guardia. Abbiamo combattuto fino alla fine e sono bastate due o tre palle decisive per farci vincere, siamo molto felici". Rinaldi come detto ha saputo risalire da grandi difficoltà, e si è meritato gli applausi finali: "Bisogna saper soffrire in match di questo tipo, quando hai di fronte i giocatori più forti del mondo – commenta il giovane talento gialloblù –. Io sono all’inizio della mia carriera e non sono in difficoltà per queste sfide, vado avanti anche se non sempre le cose filano via lisce". Infine una nota sullo spavento arrivato nel terzo set, quando ricadendo da muro Ngapeth sembrava essersi fatto male a una caviglia e poi ha parlottato in campo proprio con lo stesso Rinaldi. Cosa si sono detti? "Earvin? Ero solo preoccupato per lui, si meritava di concludere la partita" chiude ‘Rino’.

a.t.