"Vaira è l’uomo giusto per questo Modena"

Francesco Salmi lo ha allenato nel Lentigione di Amadei e Tosi: "Ha carisma, pensavo che avrebbe potuto fare l’allenatore"

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di Davide Setti

Per ascoltare le sue prime parole in gialloblù ci sarà ancora da attendere una settimana, visto che la presentazione è fissata per giovedì 24, ma Davide Vaira da tempo è già al lavoro per il Modena.

Per il nuovo ds canarino si tratta di un ritorno in Emilia, dove ha giocato per una sola stagione in carriera, ormai 6 anni fa in Eccellenza, nell’ultimo campionato prima di appendere le scarpette al chiodo.

Era la stagione 2014-15 e il Lentigione di Romano Amadei e Doriano Tosi si era affidato a mister Francesco Salmi per dare l’assalto alla Serie D, conquistata a fine campionato davanti alla Sanmichelese di Ferraboschi (poi sconfitta nei playoff dal Ravenna) grazie anche all’apporto di Varia, prelevato dal Rapallo Bogliasco.

Sei anni dopo proprio Salmi e Vaira si ritrovano a Modena a pochi chilometri di distanza, il ds nella sede di viale Monte Kosica, il tecnico bolognese appena annunciato dall’ambiziosa Cittadella Vis Modena, che nel quartier generale di via Delle Suore, appena oltre al ferrovia sogna in grande.

"Ho un ottimo ricordo di Davide - racconta Salmi, che ha appena salutato la Piccardo Traversetolo - sia come persona che come giocatore.

Quell’anno fu determinante con la sua personalità e la qualità al centro della difesa, molto forte sull’uomo e soprattutto un "comandante" della linea. Ci diede una grossa mano, eravamo partiti fra mille difficoltà ma poi nel girone di ritorno prendemmo la vetta e non la lasciammo più". Quel Lentigione vinse con 69 punti, trascinato dai 31 gol del tandem Miftah-Mezgour, rinforzato strada facendo da Addona e dall’ex canarino Emiliano Tarana e anche Vaira timbrò una rete. Decisivo fu lo scatto compiuto a poche gare dalla fine quando con la rete di Mezgour i reggiani vinsero a Castellarano il big match con la Sanmichelese. "Pensavo che Davide - prosegue Salmi - avrebbe potuto fare l’allenatore per il carisma. Ma vedo che ha fatto ancora meglio a scegliere la strada di direttore sportivo e penso che il suo carattere sia decisivo nel rapporto coi giocatori.

In questi anni ci siamo sentiti per qualche giocatore, gli ho mandato un messaggio quando c’è stato l’annuncio del suo arrivo a Modena e speriamo di vederci presto".

Sulla nuova proprietà gialloblù Salmi non ha dubbi. "Prima di tutto - spiega - bisogna fare i complimenti a chi aveva preso 3 anni fa il Modena, l’anno riportato in C e i playoff non hanno rovinato l’ottima stagione. Adesso mi sembra siano arrivate le persone giuste, l’ambizione per una piazza come Modena deve essere almeno quella di tornare in B prima possibile e poi magare sognare ancora più in grande".

Anche per Salmi c’è una nuova sfida, con l’ambiziosa Cittadella che difficilmente potrà nascondersi nel prossimo campionato di Eccellenza, col sogno di arrivare per la prima volta nella storia in Serie D.

"Vengo da un anno a Traversetolo vissuto con delle persone straordinarie - prosegue Salmi - ma avevo deciso di avvicinarmi a casa (abita nel Bolognese, ndr) e la chiamata della Cittadella è arrivata all’improvviso, così sono pronto per questa nuova avventura.

Gli obiettivi? Ho trovato una società che vorrebbe crescere e non mi ha chiesto di vincere a tutti i costi, ma solo di dare il mio contributo, poi ovvio che fra 12 mesi vedremo dove saremo arrivati. C’è da costruire tanto, sarà decisivo capire che bisogna investire sui ragazzi giovani, un passo difficile, ho visto alla Piccardo che la mentalità è quella di puntare su gente di esperienza, ma penso che sia fondamentale creare un mix per essere competitivi".