Valsa Group fa il suo dovere nel catino di Izmir

I gialli si impongono senza troppe fatiche nella partita in Turchia. Da evidenziare la prestazione dell’ex Lagumdzija: determinante

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diAlessandro Trebbi

È una Modena che fa perfettamente il suo dovere quella che esce dal catino di Izmir con l’intera posta in palio e tre quarti di pass per i quarti di finale di Coppa Cev in tasca.

Una Modena che innanzitutto non si fa distrarre dall’ingresso ritardato all’Ataturk Voleybol Salonu, causato dai controlli della polizia per verificare che non ci siano ordigni ed esplosivi dentro il palasport. Viene riferito che è una prassi comune e che è stata resa più minuziosa negli ultimi tempi a causa di fatti accaduti a Istanbul. Il match però inizia in orario e dopo una breve fase di studio la Valsa Group fa la voce grossa giocando ordinata, senza mai strafare, senza mai andare fuori giri. Un solo vero passaggio a vuoto, nel secondo set, quando Subasi va al servizio e piazza un break di cinque punti consecutivi che avrebbero potuto ribaltare parziale e incontro. In campo però il leader silenzioso del match, quell’Adis Lagumdzija che a Izmir gioca in casa per aver militato tre anni nell’Arkas, indovina attacchi ed ace per il nuovo sorpasso e pur dovendo ricorrere ai vantaggi Modena vince e poi domina la seconda parte del terzo. Un ottimo viatico per la trasferta di Monza, che decreterà le sorti dei gialloblù nella classifica finale dell’andata di regular season.

La partita. Modena cambia solo al centro rispetto alla formazione titolare: giocano Krick e Bossi titolari, mentre dal secondo set Gollini entra in campo al posto di Rossini per il giro in difesa. Ad avere problemi è l’Arkas Izmir: manca infatti la diagonale titolare. Il palleggiatore Ulas è convalescente, l’opposto Mandiraci si è infortunato nell’ultima di campionato. Coach Glenn Hoag schiera allora una formazione inedita con Ay al palleggio, lo schiacciatore Subasi finto opposto, Mirza Lagumdzija, il fratello di Adis, e Nicholas Hoag, il figlio del tecnico, di banda, Ondes e Mc Donnell al centro, Kataras e Caner ad alternarsi come liberi. Il primo strappo è di Lagumdzija junior con l’ace (9-7) poi è un parziale di 0-7 Modena sul servizio di Bossi, con due errori in attacco dell’Arkas e tante buone rigiocate di Krick e Lagumdizija. Dal 9-14 Modena conduce senza problemi ma ancora Mirza Lagumdzija mette in difficoltà la ricezione e Ngapeth sbaglia un paio di soluzioni: 17-20. Ci pensano gli errori di Hoag e la solidità di Krick a condurre il set al 20-25. Nel secondo il break lungo arriva sul servizio di Bruno fino al 6-10 che diventa 8-13 con le difese di Bossi e gli attacchi di Lagumdzija e Rinaldi. Dal 15-19 al 21-19 però il set si ribalta sulla serie in battuta di Subasi. Ci pensa Lagumdzija col cambiopalla, l’ace, il contrattacco: 21-22. Ancora ace, stavolta di Rinaldi: 22-24. Annullano Lagumdzija junior e un ace di Mc Donnell, Modena chiude al quinto set ball dopo un errore di Subasi 25-27. Nel terzo Ngapeth mura Hoag (5-7), Rinaldi Subasi (7-10), poi ancora Subasi in battuta mette in difficoltà Modena che non mette più giù palla (12-11). Prima un ace di Bruno, poi uno di Ngapeth danno il nuovo 15-17 a Modena.

Entra Sanguinetti per Krick e il cambio è ottimo tra muri e primi tempi. È la serie al servizio del ‘padrone di casa’, Adis Lagumdzija, a chiudere qualsiasi tipo di discorso, con anche l’ace della staffa che vale il 18-25 e una vittoria netta che è l’anticamera dei quarti di finale che si giocheranno contro gli olandesi del Groeningen o i tedeschi del Luneburg.