Valsa Group, il secondo posto non è un sogno

La squadra sembra aver trovato una propria identità. Per arrivare in altro gli scontri fondamentali saranno con Verona e Monza

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Cinque sconfitte consecutive, cinque vittorie consecutive. Modena si guarda letteralmente allo specchio dopo il successo per 3-1 maturato domenica sul campo di Taranto, e ha di che gioire per aver ritrovato gioco e classifica ma soprattutto per aver assimilato in brevissimo tempo ciò che la dovrà contraddistinguere di qui alla fine della stagione, ovvero la propria identità. Chiara a inizio stagione, quella di una squadra eterogenea, nuova e con elementi giovani e inesperti, che dovesse costruirsi strada facendo, sudando e lottando su ogni pallone, consapevole che non sarebbero esistiti nel sentiero successi facili. La squadra che subiva filotti di punti quasi senza accorgersene, che approcciava l’inizio dei suoi match col freno a mano tirato e senza bava alla bocca, la squadra che risultava spesso incapace di portare a termine le reazioni e che si guardava negli occhi sbuffando impaziente ha lasciato spazio a un’altra squadra, che ancora commette errori, certo, che ancora ha momenti di amnesia, ma che è riuscita a ridurre drasticamente gli uni e gli altri e soprattutto che ha capito che pazienza, perseveranza e tenacia sono elementi attraverso cui bisogna passare in questa stagione se si vuole portare a casa qualsiasi risultato, qualsiasi punto, qualsiasi occasione.

La Modena sprecona dei match con Padova e con Milano ha così lasciato posto a quella cinica di Siena e Taranto, abile a portarsi a casa l’intera posta in palio pur rischiando, riuscendo a essere risolutiva quando il match lo chiedeva, come nel terzo set in Toscana o nel secondo, pericolosissimo, in Puglia. Earvin Ngapeth ha capito a che gioco deve giocare, ora sta soltanto inseguendo quella continuità nel rendimento e nell’atteggiamento che per la Valsa Group potrebbe fare la differenza. Accanto alle certezze rappresentate da Lagumdzija, Tommaso Rinaldi ha intrapreso la strada definitiva verso la propria consacrazione, imparando a nuotare anche nelle acque torbide, come domenica. Salvatore Rossini ha ripreso in mano le redini del proprio ruolo mentre al centro la concorrenza è forte e sembra far bene a tutti: a Stankovic in primis, ma anche a Sanguinetti che in Coppa Cev ha fornito certezze a un Giani che non ha esitato a buttarlo dentro domenica anche quando la posta in palio era molto più alta. Modena oggi occupa il quarto posto, a pari punti con Cisterna e con vista sul secondo posto di Trento: un podio quasi impensabile soltanto due settimane fa, ma che Bruno e soci hanno reso realtà ottenendo il massimo quando erano sull’orlo del baratro. Nove punti su nove disponibili nelle ultime tre uscite in SuperLega, passaggio del turno in Coppa Cev. E ora? Il match infrasettimanale con Perugia non deve distrarre i gialloblù. Per arrivare più in alto possibile i due confronti fondamentali saranno quelli con Verona e Monza. Quattro punti potrebbero bastare per rimanere nelle prime quattro, la metà per essere sicuri di stare nelle otto, otto nelle quali la Valsa Group potrebbe rimanere ugualmente. Non sarà semplice.

Alessandro Trebbi