Valsa Group, speranza Milano e pericolo Trento

Le possibili avversarie ai quarti di finale di Coppa Italia ai raggi ’x’: Lorenzetti ha tre attaccanti al top, Piazza punta sui picchi di gioco

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di Alessandro Trebbi

Si sono ridotte a due le opzioni per la Valsa Group in ottica quarti di finale di Coppa Italia, chiaramente una è preferibile all’altra per qualità della rosa avversaria (Milano) ma l’altra, la più forte (Trento) è molto più probabile in virtù dello scontro quasi testa-coda tra Lube ed Emma Villas Siena che chiuderà il girone d’andata.

Trento. La formazione guidata da Angelo Lorenzetti ha vissuto un inizio di stagione travagliato (l’infortunio occorso al regista Sbertoli ne ha completamente rivoluzionato l’agenda di preparazione alle varie competizioni) e alla fine gli adigini dovranno accontentarsi di star fuori dalle prime quattro, evento inusuale e non preventivabile a inizio stagione, dato che almeno le rose di Modena e Verona le sono sulla carta inferiori. Nella strada che portava ai primi due trofei stagionali, Supercoppa Italiana e Mondiale per Club, Kaziyski e compagni hanno sempre incrociato il cammino di Perugia, finendo sopraffatti in sfide comunque equilibratissime. E se la semifinale persa a Cagliari 2-3 era comunque un match di iniziò stagione non adatto a lasciare rimpianti, la finalissima giocatasi domenica a Betim che metteva in palio l’oro mondiale per club è stata sicuramente un duro colpo per la formazione del presiedente Da Re. Inutile sottolineare che Perugia era favorita, lo sarà sempre in ogni frangente della stagione, ma Trento aveva la seria opportunità di aggiudicarsi il terzo set. Le battute della Sir l’hanno però affossata, condannata all’1-3 e quindi all’argento. I punti di forza? Senza dubbio la completezza e l’affiatamento dei tre attaccanti di palla alta, ormai insieme da una stagione e mezzo, Michieletto e Lavia, col palleggiatore Sbertoli, anche in azzurro. Con loro una coppia di centrali inimitabili, il duo serbo Podrascanin-Lisinac.

Milano. La formazione di Roberto Piazza non ha la struttura robustissima dell’Itas ma è in grado di produrre picchi di gioco notevoli, soprattutto nella fase difensiva. Tra i singoli gli ex gialloblù Paolo Porro, ormai regista maturo e consapevole, e il giapponese Ishikawa, forse mai sbocciato definitivamente e del tutto ma capace ancora di prestazioni notevoli, e l’opposto francese Jean Patry che in estate era annotato sul taccuino di Modena Volley. Insomma sarà un match complicato in ogni modo anche se i gialloblù faranno il tifo per Siena nel recupero del 21 contro Civitanova, ma la Valsa Group avrà dalla sua parte il fattore campo, l’opportunità di far sentire agli avversari tutto il peso di un catino che sa essere decisivo come il PalaPanini. Ne sa qualcosa Verona, che la possibilità di passare davanti a Modena l’ha persa proprio sotto la pressione dei 4.000 del ’tempio’.