"Venezia temibile, ripartenze micidiali"

Modena, mister Tesser ha studiato l’avversario di oggi al Braglia: "Compagine importante, ma le vittorie nei due derby ci danno fiducia"

di Rossano Donini

Al Braglia arriva il Venezia dei tanti stranieri, ben 25, uno in più del Parma, battuto dal Modena tutto italiano due turni fa. Un successo che fa ben sperare ma Attilio Tesser rimane coi piedi per terra: "Il Venezia è una squadra importante che la passata stagione era in Serie A, dispone di tanti stranieri, molti arrivati lo scorso anno per giocare nel massimo campionato e che sono rimasti anche in B. Gente di qualità come il capitano della nazionale finlandese (Pohjanpalo, nda), o che ha giocato in Champions League con il Bayern Monaco (Cuisance, nda). L’italianità come il numero degli stranieri non centrano nulla, il Venezia è reduce come noi da due successi. Ci aspetta una partita molto difficile e intensa. Le vittorie nei due derby ci devono dare fiducia e autostima. Le abbiamo ottenute da squadra con un’identità caratteriale molto forte, che sa lottare. Da questo non possiamo prescindere". Che Venezia si aspetta?

"Dei 15 punti che ha in classifica 11 li ha fatti in trasferta. Non ha una mentalità difensiva, viene per giocarsela, è una squadra molto fisica e dinamica, abile nel gioco di rimessa. Noi dovremo essere molto bravi nell’evitare le loro ripartenze".

Domenica ci sarà l’impegno di Bari: ne terrà conto?

"Si pensa alla singola partita, questa è troppo importante per fare calcoli, non ce li possiamo permettere. È fondamentale recuperare le energie nervose perché ne abbiamo spese parecchie nei due derby, partite molto sentite dove si consuma qualcosa in più. Sotto questo aspetto il Venezia è un po’ messo meglio di noi, avendo anche giocato un giorno prima".

Vanoli, tecnico del Venezia, non ha mai allenato in Italia: cosa conosce del suo calcio?

"So che ha collaborato con Conte, ha conosciuto un calcio importante poi è andato in Russia dove ha fatto bene. Ho visionato le ultime due partite del Venezia e ho visto che fa praticare un calcio piacevole, propositivo e offensivo".

I numeri dicono che Gagno è il portiere più impegnato della Serie B: è un aspetto da migliorare?

"Certamente, però c’è anche il rovescio della medaglia e cioè che il Modena non è una squadra sparagnina ma una compagine che gioca sempre la sua partita con coraggio. Subire gol non fa mai piacere, è chiaro che dovremo migliorarci, ma la compattezza di squadra ci sta dando grande solidità. Di reti ne prendiamo e ne facciamo, vedremo di fare ancora meglio sia in fase offensiva che difensiva. Però di imbarcate non ne abbiamo mai prese e di tiri in porta ne abbiamo sempre fatti tanti, anche nelle partite perse in casa contro il Brescia e il Palermo il migliore in campo è sempre stato il loro portiere. Dei tanti numeri è quello dei punti in classifica che conta di più".

Cittadini non rischia un po’ troppo quando avanza palla al piede?

"Giorgio ha grande fisicità, gioca sull’anticipo, vince i contrasti e parte in progressione. Gli sto chiedendo di uscire un po’ meno, di appoggiare di più per evitare rischi, soprattutto quando si gioca con due centrali, mentre a tre c’è una copertura maggiore. A me piacciono i difensori che si prendono certe iniziative, ma non devono esagerare".

A Ferrara nonostante l’inferiorità numerica non ha snaturato la squadra. Grazie ai cambi?

"Sì, per me sono stati l’innovazione più importante che c’è stata recentemente nel calcio".