Vittoria ’d’obbligo’ prima di SudTirol e Venezia

Il Modena affronta il Lecco con l'obbligo di riprendere i due punti lasciati a Piacenza. Bianco sceglie Gerli, Magnino e Palumbo in cabina di regia, Guiebre e Strizzolo in attacco. Un test indicativo per vedere se la squadra ritroverà la forma prima di Piacenza.

Vittoria ’d’obbligo’ prima di SudTirol e Venezia
Vittoria ’d’obbligo’ prima di SudTirol e Venezia

Per valore della rosa, per ambizione e per quanto il Modena ha fatto vedere in questo primo mese scarso di campionato, l’appuntamento di oggi non può essere fallito. Se è vero (come è vero) che l’asticella è stata leggermente alzata rispetto allo scorso anno, in una partita come quella di oggi con il Lecco i canarini hanno sì la pressione dalla loro ma è la pressione della squadra favorita sulla carta e consapevole di poter riavvicinarsi alle prima posizioni della classifica all’alba del doppio big match con SudTirol e Venezia della prossima settimana.

Ora, è altrettanto giusto sottolineare che il secondo tempo di Piacenza non rappresenta il viatico migliore. Qualcosa, evidentemente, non ha girato e non solo per i meriti del muro eretto dalla Feralpi ma anche per un paio di scelte errate come sottolineato, con grande umiltà, dallo stesso Bianco. Si è riferito, in particolare, all’uscita dal campo di Fabio Gerli, il quale tornerà regolarmente in cabina di regia nel centrocampo composto da Magnino e Palumbo, per loro non è previsto alcun turnover. Nei potenziali sostituti, il Modena perde Gargiulo per una forte contusione subita giovedì in allenamento, in panchina Bianco avrà Duca e Battistella. Ci sono, poi, i soliti ballottaggi sull’out di sinistra e in attacco. Sarà l’occasione perfetta per rivedere dal 1’ Guiebre, l’esterno del Burkina Faso pare abbia vinto il testa a testa con Cotali anche per le caratteristiche dell’avversario che giocherà a cinque a centrocampo e diventa fondamentale per il Modena la capacità di uno contro uno che ha nelle gambe l’ex Reggiana.

Davanti, invece, la spunterà Strizzolo su Falcinelli (in foto la sua esultanza contro la Feralpi) e Bonfanti per far coppia con Manconi. Le caratteristiche di entrambi, il primo per la profondità e il secondo per il gioco fisico, hanno convinto Bianco ad affrontare così la formazione di Foschi. Per il resto, sarà il solito Modena con Oukhadda a destra, Zaro e Pergreffi al centro e Tremolada sulla trequarti. L’ossatura, del resto, non si tocca quasi mai a meno di emergenze. Così come non si fa turnover pensando agli impegni futuri perché l’impegno imminente è sempre il più importante, i canarini hanno l’obbligo di riprendere quei due punti lasciati accidentalmente a Piacenza e quale miglior occasione se non quella di oggi. Il pericolo, tuttavia, è il medesimo. Se il Modena cala anche solo di un attimo l’intensità del proprio gioco, va incontro a pericoli imprevisti. Se sarà la squadra vista prima di Piacenza, allora tornerà a sorridere. È un test più indicativo di quel che si pensi.

Alessandro Troncone

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