"Voglio che il mio Sassuolo entri nella storia"

De Zerbi: "Se vinciamo con la Lazio concludiamo il nostro miglior girone d’andata in serie A. Peccato che non tutti siano al 100%"

La vigilia restituisce a Roberto De Zerbi Jeremie Boga: sembrava il francese, già out contro il Parma, non dovesse farcela, e invece gli esiti postivi della rifinitura di ieri aggiungono un’altra freccia all’arco del tecnico neroverde. Che in settimana era riuscito a riarruolare anche Locatelli e Maxime Lopez, a lungo a parte: considerato che anche Obiang è a disposizione si potrebbe anche parlare di emergenza finita, ma il problema è una condizione di insieme che aggiunge alle indisponibilità di Berardi, Chriches e Bourabia diversi giocatori non al top. "E per fare grandi partite – avverte il Deze - bisogna che tutte le rotelle girino al 100%, non possiamo permetterci giocatori sottotono, e quando abbiamo sbagliato partita è stato perché cinque o sei giocatori hanno avuto problemi di rendimento: con il nostro modo di giocare, circostanze del genere le paghiamo carisssime". E qui nasce il problema, per un Sassuolo che ha rallentato proprio nel momento cui i vari Boga, Caputo e Berardi, ma anche Defrel e Djuricic, hanno perso smalto e minutaggi, accusando fatiche che – è il caso di Berardi, tuttora in infermeria, o di Caputo, che nel 2021 non ha ancora segnato – non si può dire non abbiano condizionato il recente cammino dei neroverdi. Oggi chiamati a trasferta che vale doppio, sia per la classifica che par la caratura dell’avversario. Di sicuro la Lazio non fa sconti ("ha personalità, qualità, fisico e individualità di primo livello che giocano insieme da anni", la fotografa il Deze), ma il Sassuolo, che all’Olimpico non perde dal 2017, a fare da comprimario non ci sta. "Il pari con il Parma ha detto che dal punto di vista del carattere ci siamo, e il fatto che, se facciamo risulto pieno, facciamo il miglior girone di andata della storia del Sassuolo conferma che stiamo facendo un grandissimo campionato". Ci crede, De Zerbi, e ci mancherebbe altro: vero che il Sassuolo non è brillantissimo, vero che "quando giochiamo contro una delle prime sette non si può parlare di sfida alla pari", altrettanto vero tuttavia che "c’è equilibrio, almeno sette squadre possono ambire alla Champion’s o a vincere il campionato. Noi, come altri, e penso a Verona e Sampdoria, siamo dietro e cerchiamo, pur tra mille problemi, di farci largo: sarà il campo a giudicare". Già: il fatto che la classifica e il momento dica che la Lazio sta decisamente meglio del Sassuolo non ‘sposta’, per dirla alla De Zerbi, e non significa, puntualizza l’allenatore bresciano "che si vada i campo timidi o per non cercare i tre punti".

Stefano Fogliani