«Voglio un Modena più concreto»

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SI GIOCA a Vicenza, pensando al Vicenza. Nel secondo turno di Coppa Italia il Modena affronta l’Arzignano al Menti di Vicenza, la squadra contro cui debutterà in campionato il 28 agosto al Braglia: un appuntamento da non fallire per Mauro Zironelli, che proprio nella squadra berica aveva iniziato la carriera di giocatore.

Quello contro l’Arzignano, neo promosso in Serie C come il Modena, è un confronto dal quale il tecnico gialloblù si aspetta importanti indicazioni sullo stato di salute della sua squadra.

«Non sarà una passeggiata, l’Arzignano è una compagine ben assestata, che ha tanto entusiasmo. Sarà una partita difficile, complicata anche dal caldo. Tornare al Menti non dovrebbe procurarmi nessuna emozione, è uno stadio che conosco bene» spiega Zironelli.

Alcune risposte sulla condizione del Modena le ha fornite la sfida di sabato scorso contro la Virtus Verona, finita 2-2 in rimonta «Mi piacerebbe di più passare in vantaggio che rimontare. Abbiamo avuto un inizio di gara non all’altezza delle aspettative, durante il quale abbiamo commesso errori in serie: normale che dopo un minuto e 45 secondi fossimo in svantaggio. Pensavamo di essere compatti, ma non lo eravamo. Abbiamo subito due gol da nostri errori, non puoi lamentarti quando fai certi sbagli. Il maggior colpevole sono stato io perché dovevo far sì che i giocatori fossero più concentrati. Dopo siamo migliorati, in campo eravamo messi bene, la fase di costruzione è stata molto buona, con un gran palleggio. Abbiamo fatto tanti cross e siamo arrivati davanti al portiere molte volte. Loro hanno fatto poco o nulla e hanno raccolto il massimo, noi dovevamo essere più cinici, avere maggiore concretezza».

La squadra è migliorata anche grazie ai cambi effettuati nel corso della gara. «Sì, quelli che sono entrati hanno fatto bene. Contro l’Arzignano dovremo essere meno belli ma più attenti, soprattutto sulle palle inattive. Mi aspetto il massimo, soprattutto sul piano della concentrazione e della concretezza».

Il modulo sarà sempre il 3-4-3? «Potrei anche cambiare, facendo giocare chi è meno stanco, perché ci sarà tanto da correre. Rientrerà Perna, Duca sarà in panchina mentre mancherà De Grazia che ha un problema muscolare: non lo voglio rischiare. Cercherò di ruotare tutti i giocatori per portarli in condizione, qualcuno deve anche capire la categoria».

C’è già l’idea dell’undici titolare? «Non ci può essere un undici titolare perché già all’inizio del campionato avremo tante partite in successione. Tutti dovranno sentirsi titolari. Poi coi cinque cambi a disposizione puoi cambiare il volto della squadra a partita in corso».

Rossano Donnini