Modena, 16 luglio 2023 – Finalmente in strada! Dopo anni, anzi decenni, torna sull’asfalto una delle automobili che appartengono di diritto alla memoria della cultura nazionalpopolare.
Sto parlando di una Fiat Ritmo targata MO 461369.
Non una vettura qualsiasi: venne immatricolata il 3 ottobre 1979 da un certo Vasco Rossi.
Vasco Rossi? Il Blasco? La più grande rockstar italiana in circolazione? Esatto, proprio lui, il mito di ‘Vita spericolata’, il genio di ’Sally’, l’accorato testimone di ’Un senso’.
Quel normalissimo… prodotto su quattro ruote, diventò immortale nel 1980. Quando un Rossi ormai destinato alla gloria imperitura da Hit Parade compose il pezzo intitolato “Colpa d’Alfredo”.
Lì dentro, in mezzo alla descrizione vagamente selvatica di una passione per una ragazza che abita "fuori Modena, Modena Park", c’è la confidenza: "ho comprato anche la macchina apposta"…
E la macchina, appunto, era questa Fiat Ritmo poi ingoiata dal buco nero del tempo che tutto assorbe, sminuzza, smaterializza. Solo che…
Solo che alcuni anni fa un montanaro di Montefiorino contatta il titolare di una officina. Per avvisare che, abbandonata in un mezzo a un prato, c’è una vecchia Fiat da rottamare.
“Quando andai a recuperare l’auto – racconta Massimo Turrini, il titolare sassolese della officina - il proprietario mi spiegò che aveva sentito dire che il primo acquirente della Ritmo era stato un cantante di Zocca. Lì mi si accese una lampadina: io sono cresciuto fra Bollicine e Liberi liberi, non so se mi spiego…"
Si spiega, si spiega. Il resto è come vivere una favola, sempre per citare il primo proprietario della vettura.
"Ho deciso di non demolire la macchina, mi sembrava un sacrilegio – aggiunge Massimo Turrini - Me la sono tenuta e ho iniziato a restaurarla, utilizzando rigorosamente pezzi d’epoca. Ho recuperato anche una autoradio del 1979 e sebbene sappia che nessuno mi crederà, ecco, insomma, quando l’ho accesa, l’autoradio, era sintonizzata su ‘Stupendo’, un altro brano del Blasco…"
Ora, ammetterà il lettore che qui siamo in bilico tra realtà e fantasia, tra verità e fiction. Ma è tutto autentico, tutto meravigliosamente dimostrato.
"Intanto la notizia era uscita sul web e sui giornali – dice il titolare della officina - Ci sono stati anche collezionisti che mi hanno offerto soldi per la macchina di Colpa d’Alfredo! Ma niente, io avevo un altro obiettivo. Anzi, due…".
Primo obiettivo: ottenere dal Pra, il Pubblico Registro Automobilistico, il permesso per restituire alla strada la Fiat Ritmo targata MO 461369. La trafila burocratica, come da tradizione italiana, è stata faticosa: ma Ciro La Medica, probabilmente a sua volta fan del Comandante di Zocca, si è attivato per garantire le necessarie autorizzazioni.
Lucida come se fosse nuova, per quanto snobbata dalla ragazza di Colpa d’Alfredo, la macchina ha ripreso a macinare chilometri. E viaggia spedita verso il secondo obiettivo.
"Il mio sogno – chiude Massimo Turrini - è far vedere la Fiat Ritmo al primo proprietario. A Vasco. Poi me la tengo io, perché non sarà mai un’automobile qualsiasi. Appunto per Colpa d’Alfredo…"
Accadrà?