Violenza sessuale, minorenne denuncia stupro di gruppo

La 14enne: "Costretta a seguirli dopo una serata in un locale". Due indagati

Violenza sessuale (Foto di repertorio)

Violenza sessuale (Foto di repertorio)

Modena, 24 giugno 2016L’avrebbero convinta a seguirli dopo una serata trascorsa in un locale, per poi violentarla. Uno solo avrebbe raggiunto il rapporto completo, davanti agli occhi complici degli amici. E’ questa la terribile denuncia presentata due anni fa da una ragazzina all’epoca appena 14enne. Ieri si è svolta l’udienza preliminare con rito abbreviato, ma il giudice ha rinviato per assenza della presunta vittima, chiamata a testimoniare. I due indagati, tutti poco più che 20enni, quindi, potrebbero essere condannati per la pesante accusa di violenza sessuale su minore degli anni 14.

L’episodio risale a due anni fa. La ragazzina, dopo aver mantenuto a lungo il silenzio sui presunti abusi, avvenuti in un paese di provincia, sarebbe scoppiata in lacrime dinanzi ai genitori. Proprio a loro avrebbe raccontato il terribile segreto, spiegando di essere stata violentata da un ragazzo e molestata dai suoi amici, intenti a ‘guardare’ dopo una serata trascorsa in un locale notturno.

Secondo la 14enne i quattro l’avrebbero convinta a seguirli all’esterno del locale e, forse dopo alcune innocenti effusioni, l’avrebbero tenuta ferma per poi violentarla. Il rapporto completo sarebbe stato consumato solo da uno dei 20enni ma non risultano agli atti certificati medici, in quanto la minore si è confidata coi genitori dopo diversi giorni.

Immediatamente è scattata la denuncia da parte della mamma e del papà della minorenne, che si sono rivolti ai carabinieri della locale stazione spiegando quanto raccontato dalla figlia. Immediatamente sono scattati gli accertamenti dei militari che, grazie alla testimonianza fornita dalla ragazzina, hanno individuato i presunti responsabili. L’accusa è quella di violenza sessuale. La difesa sostiene che il rapporto sessuale sarebbe stato consenziente.

Sarà il giudice, nell’udienza di ottobre, a stabilire quanto realmente sia accaduto quella notte. certo è che la ragazzina, all’epoca dei fatti, era minore degli anni 14, circostanza che in ogni caso configura un reato per gli indagati. Le accuse sono comunque verbali e i presunti reponsabili avrebbero negato ogni accusa, spiegando di avere con la minore un semplice rapporto di amicizia che mai sarebbe sfociato in rapporti sessuali.