Modena Volley, trionfo in Supercoppa. Per Velasco è un ritorno al futuro

Pallavolo. Zaytsev e compagni battono Trento 3-2 in finale. È il sesto trofeo dell’era Pedrini

Ivan Zaytsev trascina il Modena Volley alla conquista della Supercoppa Italiana: battuto Trento (Foto Crocchioni)

Ivan Zaytsev trascina il Modena Volley alla conquista della Supercoppa Italiana: battuto Trento (Foto Crocchioni)

Perugia, 7 ottobre 2018 - È un ritorno al futuro quello della Modena targata Julio Velasco, che dopo l’infruttuosa campagna 2004-2006 torna a sollevare un trofeo con la ‘sua’ squadra ventinove anni dopo l’ultimo, lo scudetto 1989. Un successo tanto inaspettato quanto meritato quello dell’Azimut Leo Shoes, che dopo due anni di digiuno riparte proprio dalla Supercoppa per arricchire la bacheca, sesto trofeo dell’era Pedrini, anche ultimo conquistato prima di ieri, al PalaPanini nel 2016.

Una prova che dice poco da un punto di vista tecnico e di costruzione della squadra, troppo presto per dare giudizi affrettati: ma dice tanto sulla coesione di un gruppo appena nato e già tutto orientato verso un unico obiettivo, guidato con serenità dal suo allenatore in panchina, con cattiveria e sagacia agonistica da Christenson e Zaytsev in campo e con una sorpresa: Bednorz, ottimo sabato, capace di reagire a grandi difficoltà ieri con un tie-break da veterano.

In campo Velasco conferma la formazione della semifinale, così anche Lorenzetti. Novità sugli spalti, con Catia Pedrini che sfida il tabù che l’ha vista sempre assente al PalaEvangelisti negli ultimi anni, coi gialloblù sempre vincenti. «Velasco ha detto che un presidente deve sempre esserci a una finale», dichiarava col sorriso la presidente nell’immediato pre partita.

L’Azimut parte 3-0 ma Trento picchia dal servizio e col muro. Dal 17-14 fa tutto Bednorz per il 17-17 con la battuta e la pipe. Lo scambio mostruoso chiuso da Zaytsev dà all’Azimut il 20-19 e un vantaggio morale che dura fino a fine secondo set. Anche se ci vogliono tre set ball sprecati prima di chiudere 25-23.

Nel secondo è il servizio di Christenson a dare il la a una fuga che presto per Trento diventa incolmabile: dall’8-6 si va 13-6, poi Holt col rigore fa 17-11. Modena non si volta, Christenson è impeccabile e imbecca Holt per il comodo 25-19. Nel terzo l’errore capitale dei gialloblù, che si rilassano e permettono a una Trento più cattiva di andare subito avanti: 7-3, Bednorz cede il passo a Kaliberda, scende anche Anzani, chiude Kovacevic 25-16.

Nel quarto Mazzone rimane in campo per Anzani ma la musica non cambia. È tutto apparecchiato per il tie-break. L’errore al servizio di Holt vale il 25-18 con Grebennikov che sale di tono e Modena che sembra ormai spacciata. Il colpo di coda però è clamoroso: ripartono Anzani e Bednorz, Holt ferma due volte Kovacevic e fa 7-4. Zaytsev è indemoniato, Anzani cancella Vettori per l’11-6, Russell spara fuori e Modena vola a +6. Zaytsev allora fa il 14-8 e poi chiude 15-8 un tie-break inaspettatamente dominato.

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Il tabellino

AZIMUT LEO SHOES MODENA- ITAS TRENTINO 3-2 (25-23 25-19 16-25 18-25 15-8)

Modena: Zaytsev 25, Christenson 6, Urnaut 10, Bednorz 11, Holt 10, Anzani 5, Rossini (L), Kaliberda 3, Mazzone 2, Pierotti, Van der Ent ne, Pinali ne, Keemink ne, Benvenuti (L2) ne. All. Velasco.

Trento: Vettori 16, Giannelli 7, Kovacevic 14, Russell 21, Lisinac 10, Candellaro 7, Grebennikov (L), Van Garderen 2, Nelli, Codarin, Cavuto, Daldello ne. All. Lorenzetti.

Arbitri: Goitre e Simbari. Note: spettatori 4050. Durata set: 32’, 25’, 25’, 25’, 17’. Tot: 2h04. Modena: ace 10, bs 18, muri 7. Trento: ace 9, bs 16, muri 12.