Ahmed scomparso a Padova e trovato morto nel Brenta: la ricostruzione degli amici

La polizia sta ascoltando diversi minorenni per ricostruire le ultime ore di vita del del 15enne e fare luce nelle sue angosce. Si indaga per istigazione al suicidio

Sommozzatori fluviali e, nel riquadro, il 15enne Ahmed Jouider

Sommozzatori fluviali e, nel riquadro, il 15enne Ahmed Jouider

Padova, 27 aprile 2022 – È iniziata la ricostruzione delle ultime ore di vita di Ahmed Jouidier, il 15enne di origini marocchine scomparso da Padova e trovato ieri mattina senza vita nel fiume Brenta. La polizia ha iniziato a contattare gli amici del ragazzo, tutti minorenni, ascoltandoli uno a uno alla ricerca di dettagli utili alle indagini.

Sul corpo del ragazzo per il momento non sono stati trovati segni di colluttazione o violenza, ma si attende l’autopsia per capire se il 15enne si sia intenzionalmente gettato nel fiume, oppure se sia stato vittima di un’aggressione.La Procura ha aperto il fascicolo per istigazione al suicidio, tutte le ipotesi sono ancora in campo. A lasciare margine al mistero è il messaggio vocale inviato giovedì sera da Ahmed all’ex fidanzatina, raccontando di essere in pericolo e di avere paura di morire.

Le testimonianze degli amici

I ragazzi vengono ascoltati dagli investigatori con tutti gli accorgimenti del caso, dal momento che si tratta di minorenni. Dai loro racconti, gli inquirenti sperano di fare luce sulle angosce che potrebbero aver spinto il ragazzo a togliersi la vita, stando alla ricostruzione della polizia, giovedì 21 aprile scorso, dopo aver rassicurato la famiglia che stava bene.

Gli investigatori stanno cercando soprattutto i contatti più recenti, tra questi ovviamente anche la ex fidanzata del giovane, che proprio nella serata di giovedì aveva ricevuto un messaggio vocale inquietante: “Ho delle questioni in sospeso con alcune persone, più che altro penso che morirò, penso di sì, o se non muoio avrò delle ferite gravi”. La giovane non si era preoccupata molto di queste parole perchè, ha sostenuto, “capitava spesso che mi facesse scherzi di questo tipo”.

Istigazione al suicidio? Indagini aperte

Per far luce sulla vicenda, la Procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Inizialmente le indagini erano orientate verso il per sequestro di persona, il cambio di ipotesi di reato consentirà agli inquirenti di poter fare l'autopsia sul corpo del ragazzo probabilmente già domani o venerdì.