Attacco hacker, cartelle cliniche in vendita sul web. Zaia: "Non paghiamo riscatti"

Il gruppo criminale “Lockbit 2.0" avrebbe chiesto 800mila euro per non mettere in vendita i dati dei veneti, l'asta telematica aprirà il 15 gennaio alle ore 16:44

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Padova, 4 gennaio 2022 – È iniziato il conto alla rovescia, il 15 gennaio i dati dei cittadini in vendita sul web. È la minaccia arrivata in Regione da “Lockbit 2.0”, l’organizzazione criminale che nelle scorse settimane ha hackerato il portale della Ulss 6 di Padova, mandato in tilt lo scorso 3 dicembre con un’incursione telematica. “Penso abbiano cartelle o dati sensibili in mano: non cediamo al ricatto”, annuncia il governatore Luca Zaia, che non intende pagare nessuna richiesta di denaro da parte degli hacker. La richiesta di riscatto ammonterebbe a 800mila euro.

Gli hacker hanno “bucato” il sistema sanitario digitale della Ulss 6, creando molti problemi di gestione dei vaccini e della conta dei positivi. “Il nostro sistema di protezione era assolutamente ad alti livelli – dice Zaia – ma questi sono professionisti che riescono anche ad arrivare anche al Pentagono. Non si sa nulla di loro, se non che gli è mancata una informazione di base: qui da noi non paghiamo i riscatti".

La richiesta di riscatto è arrivata che il gruppo di hacker “Lockbit 2.0” ha avanzato per non pubblicare l'asta il 15 gennaio alle 16:44 tutti i dati ottenuti dalla violazione dei database della Ulss6 di Padova lo scorso 6 dicembre. Il riscatto ammonterebbe, secondo quanto riferito dallo stesso gruppo di hacker, a 800mila euro. Una vicenda simile era accaduta nel 2021 nel Lazio, la prima regione a subire un attacco hacker che ha costretto a “spegnere” il portale della campagna vaccinale. Anche in quel caso, il governatore Nicola Zingaretti aveva negato il pagamento del riscatto.