Caporalato a Grafica Veneta, Cobas in Prefettura chiede assunzioni e permessi di soggiorno

"Workers lives matter" la scritta sugli striscioni della trentina di operai, per lo più pakistani, in presidio. Il sindacato ha avviato una raccolta fondi

La protesta dei lavoratori di Grafica veneta con Adl Cobas

La protesta dei lavoratori di Grafica veneta con Adl Cobas

Padova, 3 agosto 2021 - Presidio degli operai di Grafica Veneta questa mattina davanti alla prefettura di Padova. Una trentina di stranieri, per lo più pakistani, si sono presentati con striscioni e cartelli con la scritta 'workers lives matter' (le vite dei lavoratori sono importanti, sul modello della protesta degli afroamericani 'black lives matter', ndr), in segno di protesta contro la chiusura dell'azienda di Trebaseleghe, travolta da un'inchiesta per caporalato, alle richieste di un'assunzione stabile dei lavoratori sfruttati.  Poco più di una settimana fa un'indagine della Procura di Padova ha alzato il velo su una lunga serie di minacce, pestaggi e ritorsioni messa in atto da un'azienda che lavorava in appalto per il colosso della stamperia ed editoria mondiale. L'inchiesta ha visto coinvolti due manager della stessa Grafica Veneta, ora ai domiciliari. I lavoratori, accompagnati dai sindacalisti di Adl Cobas, sono stati ricevuti dai vertici della Prefettura che si sono detti disponibili a creare un dialogo con l'azienda, al fine di consentire ai lavoratori che stanno collaborando alle indagini di ottenere il permesso di soggiorno e di mettere in atto un piano-casa per accogliere chi si trova senza stipendio e non può pagare l'affitto. 

Adl Cobas: "Serve solidarietà immediata"

"I lavoratori pakistani in appalto in Grafica Veneta, schiavizzati dalla BM Service (12 ore di lavoro al giorno per 28/29 giorni al mese per 4-5 € all'ora, intimiditi minacciati fino alla violenza ed all'estorsione da caporali controllori ed arbitri del loro permesso di soggiorno, alloggio e conto corrente!) ora sono senza lavoro, casa e reddito con cui sostenevano anche le famiglie lontane - scrive il sindacato Adl Cobas di Padova sul proprio profilo Facebook -. C'è un bisogno immediato, un qui ed ora, in cui la solidarietà, il nostro concreto contributo sono fondamentali quasi quanto il coraggio e la determinazione dei lavoratori che si sono ribellati ed hanno denunciato l'insostenibile schifosa situazione per concretizzare i sacrosanti obiettivi di questa lotta: assunzione e regolarizzazione in Grafica Veneta". Il sindacato ha avviato un raccolto fondi per sostenere economicamente i lavoratori in questo momento difficile.