Casapound Padova: blitz della Digos nella sede e nelle case dei militanti

Cinque le perquisizioni domiciliari a carico di altrettanti militanti del movimento di estrema destra. Si tratta di giovani tra i 20 e 30 anni

Padova, 14 novembre 2022 - Sequestrati, oltre ai capi d'abbigliamento e caschi utilizzati durante i danneggiamenti, altri oggetti tra cui una mazza da baseball, un passamontagna, numerosi fumogeni e torce illuminanti, bandiere, riviste ed altro materiale di propaganda, materiali che vanno a comprovare l'ipotesi investigativa. 

Casapound (immagini d'archivio)
Casapound (immagini d'archivio)

Il blitz è scattato all'alba. La Digos della Questura di Padova ha dato avvio nelle prime ore di questa mattina 14 novembre a una serie di perquisizioni nelle abitazioni di militanti e della sede del movimento Casapound. L'attività si inquadra in una indagine coordinata dal sostituto Procuratore della repubblica di Padova Sergio Dini. 

L'indagine dopo le scritte fasciste 

Sono state cinque le perquisizioni domiciliari a carico di altrettanti militanti del movimento di estrema destra, eseguite dalla Digos della Questura di Padova nella mattinata di oggi. La perquisizione ha riguardato anche alla sede padovana del movimento.

Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, sono state avviate dopo che, nella notte del 28 ottobre scorso, erano comparse nel centro storico di Padova numerose scritte con vernice spray di matrice neofascista, in particolare lungo il muro perimetrale della facoltà di Scienze Politiche, in via del Santo, presso l'Istituto scolastico «Nievo» in via Barbarigo e in altre vie del centro storico. 

Le persone perquisite, tutti giovani di età compresa tra i 20 e 30 anni residenti in provincia, sono indagate per il reato di apologia di fascismo e danneggiamento aggravato. 

Le prime reazioni della politica

"È molto importante il monitoraggio delle autorità nei confronti delle manifestazioni provenienti dal mondo neofascista. Bene dunque l'attività della Digos e della procura di Padova nei confronti di abitazioni di militanti di Casapound e di sedi del movimento di estrema destra, scattate dopo la comparsa di scritte di matrice neofascista a Padova. L'apologia del fascismo è un reato è come tale va perseguito senza abbassare mai la guardia". Così Luana Zanella, presidente del Gruppo Alleanza Verdi-Sinistra alla Camera.

Anpi: su telegram 600 canali della "Galassia nera"

Sono 600 i canali e gruppi italiani su Telegram assimilabili all'estremismo di destra e al neofascismo censiti da una ricerca pubblicata sul sito Patria Indipendente dell'Anpi, sulla "Galassia Nera" si va da sigle note come CasaPound Italia e Forza Nuova che usano Telegram come ripetitore di altri account, a gruppi minori nati recentemente e che hanno realizzato proprio su Telegram un "ecosistema comunicativo" e forti di un maggior anonimato lasciano emergere le pulsioni più radicali, razziste e antisemite. 

Dei 607 gruppi censiti, ad oggi 462 sono attivi, ovvero hanno pubblicato almeno un messaggio durante l'anno in corso. Una precedente analisi che aveva riguardato Facebook nel 2019, aveva individuato 4.700 pagine pubbliche dell'estrema destra italiana. Su Telegram c'è stato comunque negli ultimi anni un aumento non solo nel numero di gruppi ma nelle interazioni: si passa da meno di 600 messaggi l'anno in media per ogni canale attivo del 2020 a oltre 1.300 del 2021, stimandone circa 1900 per il 2022. Le 4.700 pagine di Facebook avevano prodotto circa 2 milioni di post, mentre i 600 canali di Telegram hanno prodotto oltre 1,5 milioni di messaggi.

Contenuti anti semiti

Alcuni gruppi all'azione antisistema hanno affiancato le proteste contro le misure sanitarie contro il Covid, sono crescite poi in numero le organizzazioni ibride con istanza "sovraniste e socialiste", anche con rimandi alla Repubblica Sociale Italiana. In questi 600 gruppi non sono inclusi i canali di controinformazione, che spiega la ricerca "hanno una connotazione ideologica troppo confusa e a volte più ossessiva che politica". Emergono contenuti esplicitamente antisemiti, cosa rara invece su Facebook e Twitter, e richiami al suprematismo bianco. 

In Europa il network White Lives Matter

È arrivato in Europa anche il network White Lives Matter, seppure con un successo limitato: la ricerca dell'Anpi conta 600 aderenti in Olanda e meno di 300 iscritti in Italia. Ma ci anche canali con 80mila iscritti, che introducono a più riprese l'antisemitismo collegandolo alla pandemia o ad altri temi. Un altro segmento indagato dalla ricerca è quello dei nostalgici: su Telegram hanno trovato rifugio coloro che hanno che sono stati esclusi da altri social per aver riempito di fasci e svastiche le pagine, ma in Italia il «nostalgismo fascista» è sottotono, il numero di canali in questa categoria è rilevante, circa una cinquantina, l'attività è poca e ripetitiva. "Se un'operazione di controllo non è più rimandabile da parte della piattaforma e delle autorità, crediamo che la mera censura — per quanto sia necessaria e in buona parte efficace per le organizzazioni strutturate — per i gruppi minori si limiti a spostare altrove il problema", conclude la ricerca.