Padova, Cgil sotto sorveglianza dopo le scritte sulla sede: allerta della Prefettura

Ieri anche il deputato Alessandro Zan e il sindaco Sergio Giordani alla manifestazione spontanea in via Longhin accanto al segretario generale del sindacato padovano Aldo Marturano

La Cgil di Padova

La Cgil di Padova

Padova, 11 ottobre 2021 - La Prefettura di Padova ha disposto una stretta vigilanza alla sede cittadina della Cgil. La decisione è stata presa in una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica a cui ha partecipato anche il Prefetto, dopo che alcune scritte sono apparse nelle vetrine e sulle colonne della sede provinciale di via Longhin.  Ignoti hanno vergato le frasi "assassini", "complici" e "lavoro è un diritto", in concomitanza con le manifestazioni contro il Green pass.  Le scritte vengono attribuite dalla Digos ai movimenti che hanno raggiunto sabato a Roma l'apice della violenza. Sulla scorta degli accertamenti della polizia, la Prefettura ha disposto una continua vigilanza su tutte le sedi della Cgil di Padova: "I vertici del sindacato hanno una linea diretta con me e con tutte le forze di polizia" ha affermato il prefetto, Raffaele Grassi.

Il segretario della Cgil: "A Roma per maifestazione antifascista"

Ieri, intanto, c'è stata una reazione pacifica e sponanea in tutte le sedi sparse provinciali della Cgil di Padova, a partire da quella centrale di via Longhin nel capoluogo. “Si è trattato di una reazione di popolo molto forte – ha detto il Segretario Generale Aldo Marturano – perché assaltare la sede di una delle organizzazioni sindacali più grandi d'Europa credo rappresenti una svolta. Qui a Padova siamo stati vittime di tre attacchi (tra il 21 e il 28 settembre, ndr): uno di Casa Pound, uno di Forza Nuova e uno anonimo ma certamente legato agli altri due. È il momento di applicare con fermezza quanto prevede la Costituzione per quanto riguarda il divieto di ricostituzione del partito fascista. Per questo sabato (16 ottobre, ndr) saremo a Roma per partecipare alla manifestazione antifascista”. Scontri a Roma, pullman di manifestanti partiti dal Veneto Secondo Aldo Marturano è chiaro l'obiettivo di chi si è infiltrato nel corteo no pass per poi assaltare la sede della Cgil: “ Vogliono dividere il mondo del lavoro su un tema sensibile alla vigilia dell'entrata in vigore dell'obbligo per tutti i lavoratori. Per questo avevamo messo in guardia il Governo invitandolo a prevedere l'obbligo vaccinale e non quello del Green pass. Ma non si può più strizzare l'occhio verso quei movimenti che si sono rivelati per quello che sono e mi auguro che anche sul territorio i partiti del centrodestra prendano le distanze da questi episodi”. Tra le numerose personalità politiche e istituzionali che ieri sono venute a portare la loro solidarietà alla Cgil, il sindaco Sergio Giordani: “Abbiamo visto immagini indecenti che rappresentano un vero e proprio attacco ai principi tutelati dalla nostra Costituzione – ha detto il primo cittadino – oltre alla necessaria solidarietà bisogna affermare con forza che non è più il tempo per le ambiguità. Anche a Padova, che è una città tranquilla, pretendiamo quindi che nessuno soffi sul fuoco. Ma sono convinto che con due persone per bene come il presidente Mattarella e il premier Draghi il Paese saprà dare la risposta più adeguata” Molto gradita anche la visita del parlamentare del Partito democratico Alessandro Zan accompagnato dal segretario cittadino Davide Tramarin. “L'attacco criminale alla sede della Cgil ha una chiara matrice fascista e chi fino a oggi ha strizzato l'occhio ai novax ha una profonda responsabilità politica per quanto accaduto. E bisogna fare i nomi: si tratta di Matteo Salvini e Giorgia Meloni". Assalto Cgil Roma, il Veneto prende posizione. Zaia: "Atto di guerriglia urbana"