Covid hospital, Schiavonia torna alla normalità. Ci sono 70mila prestazioni da recuperare

Riaperti il pronto soccorso e i 160 posti letto dei reparti di chirurgia, terapia terapia sub-intensiva cardiologica. Riattivate anche le reti regionali di infarti e “Ictus h12”. Pronto un piano per la creazione di altri 100 posti letto. Intanto domani, protesta dei cittadini del basso Padovano

Pronto soccorso

Pronto soccorso

Padova, 18 febbraio 2022 – Cento posti letto in più e un ritorno alla normalità, dopo due anni di pandemia e una lunga attività da “Covid hospital”, che ha bloccato per mesi le attività sanitarie non urgenti. Sembra voltare finalmente pagina l’ospedale di Schiavonia, dove due anni fa morì il primo paziente italiano per Covid-19. E i primi segnali già ci sono. “Da ieri sera abbiamo riaperto il pronto soccorso – spiega Paolo Fortuna, il direttore generale dell'azienda sanitaria Euganea –: è un evento importante per questo territorio, lo abbiamo potuto fare perché i numeri ce lo hanno permesso”.

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Riattivate le reti di emergenza: infarti e ictus

L'ospedale padovano dedicato a “Maria Teresa di Calcutta” tornerà presto alla normalità. Il primo passo sarà la ristrutturazione di un intero piano, tanto da ospitare altri 100 posti letto. Lo annunciano i dirigenti dell'Ulss 6 Euganea. In contemporanea con l’apertura del pronto soccorso, sono stati riaperti 160 posti letto, che finora erano stati usati solo per i pazienti Covid. Si tratta di 75 posti letto di area chirurgica e altrettanti di area medica, 10 di terapia sub-intensiva cardiologica. Riattivate anche le reti regionali di infarti e “Ictus h12”.

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Nel prossimo futuro l'ospedale “Maria Teresa di Calcutta”. subirà un’importante ristrutturazione. “A partire da giugno – dice il direttore sanitario, Aldo Mariotto – rifaremo un intero piano per predisporre 100 posti letto in più, questo ci consentirà di far fronte ad eventuali emergenze e a non chiudere più l'intero ospedale per dedicarlo solo al Covid o ad altre emergenze”. L'Ulss tiene a precisare che durante il periodo Covid una buona parte di attività è rimasta sempre aperta per la sanità territoriale nell'ospedale di Monselice.

Liste di attesa: 70mila prestazioni da recuperare

Non resta che recuperare il pregresso che si è fermato a causa della pandemia. Si parla di 5.853 ricoveri chirurgici, 33.547 prestazioni ambulatoriali, 25mila screening oncologici (per buona parte eseguibili in laboratorio), 5.918 prestazioni ambulatoriali chirurgiche. La direttrice Chiara Corti, che si occupa dei servizi socio-sanitari dell'Ulss 6 Euganea, parla degli hub vaccinali. “Tra fine febbraio e inizio marzo, ne rimarranno tre: il Padiglione 6 in Fiera, l'hub di Loregga e quello di Este, poi chiuderanno anche questi e i vaccini si potranno fare dal pediatra, o negli ambulatori territoriali”.

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Intanto domani, davanti all'ospedale di Schiavonia è prevista una manifestazione dei cittadini della Bassa Padovana, che protestano per il prolungarsi della chiusura di alcuni servizi essenziali ai 180mila residenti della zona. Malcontento sostenuto anche dai sindaci della zona, firmatari di una lettera contro il Covid hospital.