Padova, trovati i corpi del poliziotto eroe e dell'anziano caduto nel canale Gorzone

Si tratta di Valerio Buoso che era al volante di una Ford Fusion e del poliziotto eroe Domenico Zorzino che si era tuffato per salvarlo. Piantedosi: "Alto senso del dovere"

Il poliziotto Domenico Zorzino, 50 anni, di Anguillara Veneta ripescato dal canale Gorzone

Il poliziotto Domenico Zorzino, 50 anni, di Anguillara Veneta ripescato dal canale Gorzone

Padova, 4 marzo 2023 – L’auto era finita nel Gorzone, è stata ripescata vuota dai vigili del fuoco. Questa mattina il tragico ritrovamento

Sono stato recuperati, questa mattina, a Anguillara (Padova) i corpi di Valerio Buoso, 75 anni, di Anguillara  finito ieri con l'auto nel fiume Gorzone e del poliziotto Domenico Zorzino, 50 anni, di Anguillara Veneta, in servizio alla questura di Padova, Reparto Prevenzione Crimine che si era tuffato per salvarlo.

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I corpi vicini sul fondale

Le due vittime erano in un punto seminascosto del fondale, a una decina di metri da dove si era inabissata l'auto. 

L'agente, hanno spiegato i soccorritori, tratteneva ancora vicino a sé il corpo dell'automobilista, che evidentemente era riuscito a raggiungere e a far uscire, all'abitacolo. Le ricerche condotte ieri fino a tarda sera non avevano permesso di individuarli a causa della scarsissima visibilità sul fondale.

Cosa è successo 

il dramma nel tardo pomeriggio di venerdì 3 marzo nel territorio comunale di Anguillara Veneta (Padova). Ad oggi nessun riscontro nel merito delle ricerche di due persone, tra le quali un agente di Polizia, nel canale Gorzone in seguito alla caduta in acqua di un'autovettura. L'agente, che si trovava fuori servizio ed ha assistito alla scena, non ha esitato a gettarsi nel canale per aiutare l'automobilista ad uscire dall'abitacolo.

I vigili del fuoco, hanno scandagliato il fiume, anche con l'impiego dei sommozzatori, fino a tarda sera. L'auto è stata ripescata, ma era vuota. Non è chiara la dinamica dell'incidente. Il poliziotto, secondo una prima ricostruzione, stava facendo jogging vicino all'argine quando si è accorto che nell'acqua c'era una macchina che galleggiava. Ha dato subito l'allarme e poi si è tuffato, scomparendo nel Gorzone. Sulla riva sarebbe stato trovato il suo telefono cellulare. La persona alla guida della vettura era un 70enne, residente vicino al luogo dell'incidente.

I messaggi di cordoglio

Tantissimi i messaggi di cordoglio, le parole di merito espresse per il gesto compiuto dal poliziotto. "Esprimo il mio cordoglio e vicinanza alla famiglia di Domenico Zorzino, in servizio alla questura di Padova presso al Reparto Prevenzione Crimine Veneto, che fuori dal servizio non ha esitato a tuffarsi in un canale nel tentativo di salvare un anziano, uscito di strada con la sua auto", ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. "Il gesto altruistico e coraggioso compiuto dal poliziotto testimonia ancora una volta l'alto senso del dovere degli uomini e delle donne delle Forze di polizia che operano quotidianamente a servizio dei cittadini anche mettendo a rischio la loro incolumità. A loro va la mia più profonda gratitudine e riconoscenza", ha aggiunto Piantedosi. I colleghi lo hanno ricordato in un video-messaggio.

Il sindacato di Polizia: "I questurini danno la vita per gli altri"

“Siamo immensamente addolorati alla notizia della morte del collega Domenico Zorzino che, da autentico eroe, non ha esitato a gettarsi nell’acqua gelida per tentare di salvare un anziano nel Padovano, così come per la scomparsa del 70enne che lui voleva aiutare a qualsiasi costo", le parole di Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato.

"Ci stringiamo con affetto immenso e con solidarietà profonda e non formale alle famiglie - aggiunge Mazzetti - agli amici, e ai colleghi della questura di Padova, dei quali conosciamo il dolore e lo strazio che ne attanaglia il cuore. A loro vogliamo dire che il pensiero di un poliziotto e un uomo straordinario come Domenico resterà per sempre un esempio luminoso che indicherà la strada non solo a chi porta una divisa, ma anche a tutti gli altri cittadini. La generosità, l’alto senso del dovere, la vera preoccupazione per la vita altrui sono racchiusi nell’immagine di Domenico, scrigno prezioso che serberemo gelosamente. Ad altre persone, che non brillano nella nostra società per senso del rispetto umano e professionale verso donne e uomini in uniforme, vogliamo mostrare che i questurini sono così… danno la vita per gli altri. Tutti i colleghi sono affranti in questo giorno di dolore e, prima che partano fiumi di parole di cordoglio meritatissimo ma non sempre sincero e sentito, crediamo che molti dovrebbero riflettere di più, e qualcuno dovrebbe vergognarsi profondamente”.