Nasce a Padova Iryna, l’avatar 12enne che cerca bimbi scomparsi in Ucraina

Marco Toson, con la Fodazione Hope Ukraine, ha creato il falso profilo di una bambina che nel dark web fa da esca per pedofili o per chi gestisce traffico di organi. Già trovati una 20ina di minori scomparsi dalla zona occupata di Sloviansk: alcuni sono in Russia. Allertata l’Interpol

Fondazione Hope Ucraina aiuta le famiglie e, in particolare, i bambini vittime della guerra

Fondazione Hope Ucraina aiuta le famiglie e, in particolare, i bambini vittime della guerra

Padova, 17 maggio 2023 - Una bambina-esca virtuale, sul dark web, è lo strumento con il quale, dal consolato onorario di Padova si sta andando alla ricerca dei tanti bimbi ucraini scomparsi, o rapiti, dall'inizio della guerra.

La piccola avatar, 12 anni, bionda, bella, gli occhi grandi, che si presenta dicendo d'essere rimasta sola a causa del conflitto, si chiama Iryna.

Il progetto è nato per iniziativa del console onorario dell’ Ucraina Marco Toson, che vive e lavora a Padova, assieme alla Fondazione Hope Ukraine - di cui è presidente - , un'organizzazione nata subito dopo lo scoppio del conflitto per raccogliere beni di prima necessità da destinare al Paese attaccato dalla Russia.

Trovati una ventina di bambini 

Finora il progetto, spiega Toson al 'Corriere del Veneto', è riuscito ad individuare una ventina di bambini dati per scomparsi. "In larga parte - dice il console - spariti dalla zona di Sloviansk, occupata dagli invasori. Abbiamo segnalato la loro posizione all'Interpol, quindi non posso dire molto, se non che alcuni di loro sono stati localizzati in Russia, altri si trovano altrove".

Iryna, naturalmente, agisce come trappola per chi nel dark web mette annunci di pedopornografia, offerta di giovanissime escort, oppure, sospetta la Fondazione, "nel mercato di organi umani".

Per avviare la campagna di ricerca la Fondazione, ribattezzata "Hope Women and Kids on line protection", ha stretto una collaborazione con Cyber Unit Technologies, un'azienda di tecnologia con sede in Ucraina che utilizzata i 'pirati buoni' dell'informatica. 

Circa 400 i dispersi

Sono circa 400 i bambini che risultano attualmente dispersi in Ucraina.

Domenica scorsa, in occasione della Festa della mamma, la Fondazione ha voluto ricordare le donne ucraine “che hanno vissuto l'orrore della guerra e che hanno dovuto affrontare enormi sfide e sacrifici per proteggere le loro famiglie” e, in particolare, “le mamme che hanno scritto i dati anagrafici, indirizzi e numeri di telefono scritti sulla pelle o cuciti nei vestiti dei loro bambini”, quelle che “hanno partorito sotto le bombe” o che “hanno perso i propri figli sul fronte o sotto le bombe”.