Sparò al ladro, l'ex guardia giurata andrà in carcere: “Oggi mi girerei dall'altra parte”

Massimo Zen, 52 anni di Cittadella (Padova), in attesa dell’arrivo dei carabinieri: "Ho abbracciato mio figlio, sono deluso dalla giustizia". Quando i banditi, dopo un colpo al bancomat, puntarono verso di lui per investirlo, esplose dei colpi

Padova, Massimo Zen, la guardia giurata che sparò ai ladri in fuga andrà in carcere

Padova, Massimo Zen, la guardia giurata che sparò ai ladri in fuga andrà in carcere

Padova, 4 giugno 2023 - "Ancora non so quando mi verranno a prendere per portarmi in carcere. Oggi o domani, al massimo lunedì, credo. Ad ogni modo, sono le mie ultime ore di libertà", così Massimo Zen, 52 anni di Cittadella (Padova), l'ex guardia giurata è stato condannato per la morte del giostraio Manuel Major e deve andare in galera. A fine maggio la Cassazione lo ha condannato definitivamente per omicidio volontario.

Il colpo mortale

Era l'alba del 22 aprile 2017, Zen uccise il giostraio che con due complici stava fuggendo in auto, inseguito dai carabinieri dopo aver messo a segno una serie di colpi nei bancomat della zona. Il ranger mise l'auto di traverso sulla strada e, quando i banditi puntarono dritti verso di lui per investirlo, esplose tre colpi, uno dei quali attraversò il parabrezza e centrò alla tempia il rapinatore.

Omicidio volontario, la condanna 

Difeso dall'avvocato Alberto Berardi, pochi giorni fa la Cassazione ha confermato la pena di nove anni e sei mesi di galera per omicidio volontario, nonostante la procura generale avesse chiesto di annullare la condanna e rispedire il caso alla Corte d'Appello. "Sto preparando ogni cosa con cura. Ho abbracciato mio figlio, comprato le crocchette per i cani, ho salutato i miei genitori, che sono entrambi malati. Ora voglio rimanere a casa, accanto alla mia compagna: aspetto con lei l'arrivo dei carabinieri", spiega Zen in una intervista al Corriere Veneto "Ancora non riesco a rendermene conto. Fino a quel giorno, per oltre vent'anni ho indossato una divisa e i malviventi ero abituato a catturarli - prosegue - Invece ora tocca a me andare in carcere e non so cosa aspettarmi. Quindi, ora come ora, più che preoccupato da ciò che mi aspetta, sono deluso".

Deluso dalla giustizia

"Deluso dalla Giustizia, che non ha tenuto conto della situazione in cui mi sono trovato a operare - osserva - Deluso dall'azienda per la quale lavoravo che, dopo aver promesso sostegno, mi ha lasciato a spasso appena mi è stata tolta la possibilità di lavorare col risultato che, da ormai un anno e mezzo, tiro avanti con l'assegno di disoccupazione. E deluso anche dalla politica". "Nei giorni seguenti alla sparatoria diversi politici dichiararono ai giornali la loro solidarietà nei miei confronti - aggiunge - Eravamo in periodo elettorale ma, nel giro di breve, la loro vicinanza non si è più fatta sentire". Oggi come oggi "considerando le leggi che ci sono in Italia oggi mi girerei dall'altra parte", conclude.