Padova: don Luca Favarin, il prete dei migranti, sospeso a divinis

Il religioso messo alla porta non potrà più celebrare la messa e amministrare i sacramenti. La decisione della diocesi, con effetto immediato. Pesano le sue posizioni su fine vita e coppie arcobaleno

Don Luca Favarin

Don Luca Favarin

Padova, 18 dicembre 2022 - Don Luca Favarin ha ricevuto dalla Diocesi di Padova decreto di sospensione a divinis, con effetto immediato. Il prete, che a suo dire, aveva fatto dell'accoglienza e della difesa dei diritti Lgbt il suo motto, da tempo aveva espresso l'intenzione di continuare la sua attività da laico. 

"Il coraggio di togliere il disturbo? Eccolo. Io mi sono davvero stancato - aveva scritto sulla sua pagina Facebook -. Dopo 20 anni in cui accogliamo disgraziati di giorno e di notte, ragazzetti che arrivano nelle nostre case con la pancia piena di ovuli di droga o con la faccia dilaniata dalle risse di strada io non voglio giocare all'eroe di turno o al profetuncolo emarginato dall'istituzione ecclesiastica".

I contrasti sarebbero nati per le attività di accoglienza che Favarin ha portato avanti, non trovando però sostegno da parte del Vescovo e quindi della Diocesi. Le coperative di lavoro di cui l'ex don è presidente, secondo i suoi detrattori, sarebbero in realtà aziende con tanto di utili. Una si occupa di agricoltura, una di accoglienza migranti, a queste vanno aggiunti ristoranti e bar in città. Ma a pesare c'è anche il suo favore, espresso più e più volte in pubblico, per la legge sul fine vita e a sostegno dei diritti della comunità Lgbt. 

Che le posizioni tra il vescovo Claudio Cipolla e il sacerdote fossero inevitabilmente in rotta di collisione era noto da tempo, ma la disposizione presa, secondo la Diocesi di Padova, "è la naturale conseguenza della richiesta - presentata dallo stesso don Luca Favarin, il 13 dicembre 2022 - di essere esonerato dai compiti legati al ministero presbiterale e di avviare il procedimento di dispensa dal ministero ordinato". Il provvedimento prevede che don Luca non possa d'ora in avanti celebrare l'Eucaristia e gli altri sacramenti. 

Il post con cui Don Luca Favarin commenta la sua sospensione
Il post con cui Don Luca Favarin commenta la sua sospensione

All'annuncio del suo allontanamento l'ex don si immortala in rete con un cappuccio mentre cammina allontanandosi dalla sua chiesa con le mani in tasca. "Sic transit gloria mundi... ma resta e resterà sempre la felicità e la forza di una vita che ci coinvolge - scrive nell'ultimo post su Fb - per servire e amare con serenità e un cuore abitato dalla gioia... Umiliazione? Frustrazione? Io oggi mi sento come Mosè che, spalle a un luogo diventato ormai di potere e oppressione, guarda in avanti alla ricerca di una terra promessa..."

Favarin si toglie, comunque, un sassolino dalle scarpe. "Ps: tutto questo senza che una volta, una sola volta in 20 anni, l'istituzione ecclesiastica sia venuta in comunità, mi siano state chieste le ragioni, abbiano ascoltato le radici cristiane, ecclesiali e comunitarie con cui facciamo le cose... senza guardare ma solo vedendo dalla finestra del palazzo. Si accoglie questo in silenzio - conclude - e senza rabbia alcuna".