
Padova, 2 maggio 2023 - Come funziona l'apprendimento del linguaggio e delle sue regole grammaticali nei bimbi molto piccoli? La capacità linguistica di saper distinguere le relazioni grammaticali, come quella tra soggetto e verbo, tra parole anche 'distanti' fra loro, si sviluppa nel bambino in tenerissima età, già a nove mesi, principalmente ascoltando molto attentamente la 'melodia' del linguaggio.
Lo studio
È la conclusione di un recente studio, dal titolo "Prosodic cues enhance infants' sensitivity to nonadjacent regularities", pubblicato sulla rivista "Science Advances", condotto dall'Istituto di Neuroscienze dell'Università di Barcellona, in collaborazione con Anna Martinez Alvarez e Judit Gervain, dell'Università di Padova e del Cnrs di Parigi. "Lo studio - afferma Judit Gervain del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell'Università di Padova - suggerisce che i bambini siano in grado di iniziare a imparare la grammatica della lingua molto prima di quanto si pensasse finora, e che lo fanno prestando attenzione alla sonorità del linguaggio".
Questione di tonalità
Attraverso le osservazioni del comportamento dei piccolini, e monitorando le risposte cerebrali, i ricercatori hanno notato che quando le parole, tra loro dipendenti, vengono pronunciate con una tonalità più alta - marcate cioè con l'intonazione - i bambini riescono a capire meglio le dipendenze tra di loro.
Sequenze e suoni
Gli autori hanno esaminato la sensibilità di bambini di 9 mesi alle cosiddette "dipendenze non adiacenti", come quella tra il soggetto "bambini" e il verbo "giocano" in una frase come "I bambini della vicina di mia nonna giocano nel giardino", dove il soggetto e il verbo sono separati da altre parole, usando una lingua inventata composta di sequenze trisillabiche e modulando i suoni.
Per misurare le risposte è stata impiegata la spettroscopia nel vicino infrarosso (Nirs), che 'legge' i cambiamenti nel consumo di ossigeno nel flusso sanguigno, per rilevare quali aree cerebrali rispondono alle diverse condizioni sperimentali. Con un linguaggio monotono, senza alcuna modulazione dell'intonazione, il cervello dei piccoli dimostrava un livello ridotto di apprendimento, ma quando la stessa frase veniva proposta nella lingua intonata, le risposte neurali indicavano che i bambini erano in grado di imparare le dipendenze.
Il ruolo del ritmo
Questi risultati gettano luce sulla comprensione del ruolo della prosodia (il ritmo, l'accentazione e l'intonazione delle parole) nell'acquisizione del linguaggio, e mostrano l'impatto che hanno i cambiamenti, anche sottili, di intonazione nei bambini molto piccoli.