Maxi frode fiscale a Padova, sequestrato abbigliamento per 8,5 milioni di euro

Sette società avevano costruito un articolato sistema all'interno della comunità sinica: la merce passava dal Centro Ingrosso Cina di Padova e poi smerciata tra Prato e Milano

I controlli della Guardia di finanza di Padova e Venezia

I controlli della Guardia di finanza di Padova e Venezia

Padova, 10 maggio 2022 – Maxi frode fiscale tra Padova e Venezia, sette aziende cinesi nel mirino della guardia di finanza. Sequestrati capi di abbigliamento per un valore di 8,5 milioni di euro. I titolari – che gestivano società e ditte individuali, sette in tutto – rifornivano il Centro Ingrosso Cina di Padova e da lì distribuivano la merce in tutta Italia. Il reato contestato è dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti attestanti operazioni inesistenti. Ad Albignasego, sempre nel Padovano, sono state invece sequestrate pompe idrauliche prodotte in Cina e spacciate per "Made in Italy". 

La frode, come era costuito il cartello cinese: 

Un sistema articolato

Gli accertamenti avrebbero rivelato un articolato meccanismo di evasione fiscale ideato all'interno della comunità sinica attiva su tutto il territorio nazionale e con basi logistiche a Prato e Milano. Si ipotizza una frode all'Iva nel settore del commercio dell'abbigliamento. Il provvedimento di sequestro cautelare, emesso dal tribunale di Padova, si è focalizzato sulle imprese operanti in Veneto gestite da imprenditoria di origine cinese.

I capi d'abbigliamento, provenienti dall'estremo oriente, venivano gestiti da sette società e ditte individuali che annotavano in contabilità false fatturazioni per un imponibile di 39 milioni di euro circa, a cui corrisponde la cifra del sequestro relativa all'importo dell'Iva sull'imponibile a titolo di profitto del reato. I sequestri sono stati effettuati dalle fiamme gialle di Padova e Venezia.

Come agivano

Le imprese in questione annotavano ritenute di operazioni inesistenti inserite nelle dichiarazioni tra il 2016 e il 2020 per un imponibile di 39 milioni di euro, cioè l'Iva sottoposta a sequestro, profitto del reato. L'hub di distribuzione della merce era il Centro Ingrosso Cina di Padova. Dalle indagini è emerso come la merce venduta sia di più di quella acquistata dalle società.

Nelle numerose perquisizioni, effettuate a partire dallo scorso febbraio al Centro Ingrosso Cina di Padova, considerato un vero e proprio hub di distribuzione per l'intero Triveneto, sono stati inoltre individuati una moltitudine di operatori ad elevato indice di pericolosità fiscale, una valutazione dovuta al fatto che i soggetti fiscali in questione spesso mancano di strutture aziendali, di personale, con vita operativa molto breve e con amministratori irreperibili.

Altri sequestri: pompe elettriche e 500mila euro in contante

Il provvedimento cautelare fa seguito a un altro sequestro di 500mila euro in denaro contante, eseguito di recente dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Venezia su disposizione della Procura europea nei confronti di un altro imprenditore cinese.

La Guardia di finanza di Savona ha invece sequestrato 1.726 elettropompe idrauliche del valore di oltre 400mila euro nei locali di due aziende di Tortona (Alessandria) e Albignasego (Padova) contrassegnate con la dicitura "Made in Italy", ma prodotte in realtà in Cina. I legali rappresentanti delle società sono stati denunciati per frode in commercio e prodotti industriali con segni mendaci. Le indagini sono ancora nella fase preliminare.