Padova, 23 aprile 2023 - Costretta al marciapiede da una connazionale che ha approfittato della sua giovane età e dello stato di indigenza in cui versava appena arrivata in Italia. E’ la terribile storia di una ragazza nigeriana di 16 anni, obbligata a prostituirsi con la violenza.
Ridotta in schiavitù
Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, riduzione in schiavitù e tratta di esseri umani in danno di una sua connazionale. E' l'accusa contestata dai poliziotti di Padova a una nigeriana di 37 anni, rintracciata e arrestata ieri in una struttura di accoglienza a Tribano.
Violenze e minacce
Alle spalle della donna un ordine di carcerazione per una condanna a 7 anni, 8 mesi e 10 giorni di reclusione, scaturita dalle indagini degli agenti per fatti commessi tra settembre 2015 e giugno 2016 tra Siracusa e Rimini. Secondo le accuse, infatti, la 37enne avrebbe introdotto in Italia, dalla frontiera di Siracusa, e ospitato a Rimini una 16enne sua connazionale, riducendola in uno stato di soggezione continuativa, approfittando del suo stato d'indigenza e di bisogno e costringendola sotto minaccia e violenza a prostituirsi in strada.
In affidamento i tre figli della donna
Ci sono altre tre vittime in questa vicenda. La 37enne è stata portata nella casa di reclusione di Verona è mamma di tre bambini. Gli agenti della Divisione Anticrimine della stessa Questura, previo avviso alla Procura della Repubblica al Tribunale dei Minori di Venezia e ai servizi sociali di Padova, hanno dovuto occuparsi all'affidamento in via d'urgenza e temporanea dei suoi figli minori di 6, 4 e 2 anni.