Omicidio Abano Terme, la fidanzata di Mattia Caruso ai domiciliari: "Ero esasperata"

Il gip ha convalidato l'arresto e ha disposto l'uso di braccialetto elettronico per Valentina Boscaro, reo confessa. La donna ha raccontato di essere stata più volte picchiata e minacciata dal 30enne

Valentina Boscato e Mattia Caruso

Valentina Boscato e Mattia Caruso

Padova, 1 ottobre 2022 – Arresti domiciliari e braccialetto elettronico per la 31enne Valentina Boscaro, la donna ha confessato l'omicidio del fidanzato Mattia Caruso, accoltellato dopo una lite in auto, in un parcheggio nella zona dei Colli Euganei. Stamattina il giudice per le indagini preliminari di Padova ha confermato l’arresto della 31enne e, su richiesta della Procura, ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico per evitare possibili fughe della donna.

Nel corso dell'interrogatorio, durato circa due ore e mezzo, Boscaro ha confermato la sua versione dei fatti, affermando di aver agito utilizzando il coltello a serramanico del ragazzo, per difendersi dall'ennesima sua aggressione, e di non aver avuto l'intenzione di ucciderlo.

“Ero esasperata: ho visto il coltello e l’ho colpito”

"La nostra era una storia burrascosa, litigavamo sempre. Mi picchiava e mi minacciava, una volta voleva farmi mangiare una tartaruga morta”. Sono particolari inquietanti quelli raccontati a Il Gazzettino da Valentina Boscaro, la 31enne reo confessa dell’omicidio del fidanzato Mattia Caruso. “Quella sera guidava veloce – racconta la donna – ha iniziato a strattonarmi tirandomi le mutande. Era imprevedibile quando beveva. Io ero stanca ed esasperata, ho visto il suo coltello sul cruscotto: l'ho preso e l'ho colpito", ha raccontato Boscaro, come riporta Il Gazzettino.

Valentina Boscaro "sta male”. Il legale della donna racconta che la sua cliente è in stato di choc “perché si rende conto di quel che è avvenuto”. La 31enne avrebbe raccontato di essere maltrattata e picchiata dal fidanzato, anche se la versione dei parenti della vittima è diversa: “era lui che qualche volta è tornato a casa con un occhio nero perché lei lo picchiava”, hanno raccontato al giornale locale.

La notte di terrore

Il 30enne Mattia Caruso era stato trovato agonizzante in una pozza di sangue domenica notte ad Abano Terme, a chiamare i soccorsi era stata la fidanzata in stato di choc. L’uomo è morto poco dopo all’ospedale di Padova, fare sarebbe stata una coltellata sferrata all’altezza del cuore. Secondo il racconto della fidanzata, Caruso sarebbe stato sotto l’effetto di stupefacenti. In un primo momento, Valentina aveva dato una versione diversa dei fatti, che però non ha convinto gli inquirenti: aveva raccontato che il fidanzato era stato aggredito da un altro uomo nel parcheggio di un locale di Montegrotto – dove la coppia aveva trascorso la serata – e poi, risalito in auto, aveva guidato fino ad Abano per poi accasciarsi stremato dalle ferite.