Omicidio San Martino di Lupari, convalidato l'arresto di Diletta Miatello

L'ex vigilessa è accusata di avere ucciso a coltellate la madre Maria Angela Sarto e di avere ridotto in fin di vita il padre Giorgio Miatello. Sono arrivati i primi risultati dell'autopsia

Padova, 30 dicembre 2022 – Si è avvalsa della facoltà di non rispondere l’ex vigilessa 51enne Diletta Miatello, accusata di avere ucciso a coltellate la madre anziana – l’84enne Maria Angela Sarto – e di avere aggredito, ferendolo gravemente, il padre Giorgio Miatello, di 89 anni. Lo ha reso noto la legale della donna, Elisabetta Costa. Il gip di Padova, dopo l'udienza durata pochi minuti, ha convalidato l'arresto con l'ipotesi di reato di omicidio e lesioni aggravate.

“È in uno stato mentale drammatico - ha detto l'avvocata della donna, Elisabetta Costa – a me del tutto sconosciuto rispetto alla persona che era tempo fa. Una situazione umanamente difficile, perché è quasi impossibile stabilire un rapporto con la mia assistita”. Nel frattempo l’autopsia eseguita oggi non sarebbe risultata definitiva, ulteriori accertamenti – secondo Costa, che ha rinunciato ad un perito di parte – saranno effettuati per approfondire in modo dettagliato modalità e causa del decesso dell'84enne, mentre la situazione clinica del padre di Diletta resta grave e potrebbe influenzare, in futuro, l'ipotesi di reato.

Diletta Miatello e Maria Angela Sarto
Diletta Miatello e Maria Angela Sarto

I fatti

I due coniugi anziani sono stati aggrediti martedì mattina, il 28 dicembre, nella loro abitazione a San Martino di Lupari, nel Padovano. È stata la figlia minore, Chiara, a trovare i genitori nella villetta bifamiliare di via Galilei: la mamma in camera da letto, uccisa a colpi di fendenti, e il padre al piano di sotto agonizzante, colpito diverse volte da un’arma appuntita. L’uomo è sta lottando tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell'Ospedale di Padova per le gravissime ferite riportate al cranio, al corpo e alle mani, segno di un disperato tentativo di difesa nel soggiorno di casa. A breve verrà effettuata l'autopsia sul corpo dell'anziana uccisa: la legale di Diletta ha reso noto che non verrà nominato nessun perito di parte. 

Diletta si è chiusa nel silenzio

Fermata diverse ore dopo il ritrovamento dei corpi in un albergo di Romano d'Ezzelino, nel Vicentino, Diletta oggi comparirà davanti al Gip di Padova. Ieri la donna ha incontrato la sua legale, Elisabetta Costa. “La signora è molto provata – ha detto Elisabetta Costa – e il colloquio che ho avuto è stato solo tecnico nel tentativo di spiegare quanto accadrà” davanti al giudice. “È stato difficile comunicare – ha aggiunto la legale – perché la signora è in uno stato tale da capire poco o nulla di quanto le si dice e soprattutto non riesce a parlare”.

L'avvocato: “Sofferenza psicoemotiva”

La 51enne soffriva da tempo di depressione: qualche anno fa si era licenziata dal Comando della polizia locale di Asolo, nel Travigiano, e la sua sofferenza si era aggravata dopo il divorzio, finito con l’affidamento del figlio al padre, anche lui agente della polizia locale, che ora vivono insieme a Roma. “È una persona con una grande sofferenza psicoemotiva – ha sottolineato Costa – e ogni considerazione sulla vicenda, di cui ancora non ho visto alcun atto, è prematura. L'unica certezza che ho avuto è quella che alle spalle, e ben prima di due giorni fa, della signora ci sia una problematica psichica con un pregresso importante, tanto che sto cercando di raggiungere chi l'ha avuta in cura”.

L'autopsia

L'avvocata conferma che è stato dato incarico per l'autopsia sul corpo di Maria Angela Sarto ma “non nomineremo un nostro perito – ha concluso – affidandoci a quello della Procura”. Dopo l'arresto e in seguito al delitto, pare avvenuto per motivi economici per i quali era in continua lite con i genitori, la donna si è chiusa nel silenzio.