Padova, l’industria torna ai livelli pre Covid: +11,2% nel primo trimestre

I dati di Assindustria Venetocentro includono anche l’area di Treviso. Bene tutti gli indicatori economici, occupazione compresa: ma preoccupano scarsità e rincari delle materie prime

Operaio al lavoro (ANSA)

Operaio al lavoro (ANSA)

Padova, 7 maggio 2021 - L’attività industriale di Padova e Treviso nel primo trimestre del 2021 è tornata ai livelli pre Covid. La crescita della produzione, tra gennaio e marzo, è stata del +11,2% rispetto allo stesso periodo del 2020. A trascinare sono soprattutto l’export (+5,9%) e il fatturato interno (+12,5%): gli ordini in Italia e oltreconfine sono cresciuti del +18,7%. Incoraggianti anche i dati sull’occupazione, con un +1,3% e prospettive di tenuta e ripartenza nei prossimi sei mesi.

I rischi per la ripresa

“I dati sulla produzione industriale evidenziano l'accelerazione del recupero del manifatturiero in Veneto e nel Nord Est, più che nella media nazionale” spiega Leopoldo Destro, presidente Assindustria Venetocentro.

Tuttavia, la crescita dei prezzi e la scarsa reperibilità delle materie prime, potrebbe compromettere la velocità della ripresa: il rialzo della domanda ha determinato una crescita dei prezzi delle materie prime del 78,3% (dal 40,8%, 19,1% nel primo trimestre 2020), con picchi dell'85% nella metalmeccanica. 

“C'è forte preoccupazione per i rincari insostenibili delle materie prime che iniziano a scarseggiare. C'è bisogno di scelte di politica industriale, per essere meno dipendenti dalle forniture extra-Ue. E nell'immediato, non mollare la produzione siderurgica in Italia, strategica per tutte le filiere della manifattura. La priorità è la semplificazione, con il decreto di maggio”, l’appello di Destro.

I dati nel dettaglio

La crescita dell’indice di produzione industriale dell’11,2%, tuttavia, è molto differenziata tra settori e aziende: vanno meglio il metalmeccanico (+18,7%) e le medie imprese (+14,8%). Il fatturato ha segnato un +12,5% (dal -0,6% nel trimestre precedente, -9,2% nella media 2020). Gli scambi con l'estero crescono del +5,9%, grazie alla domanda mondiale spinta da Cina e Usa, sostenuti sia dalle vendite extra-Ue (+6,5%) sia in Europa (+5,7%). Gli ordini registrano un balzo del +18,7%, più marcato per la manifattura e specie il metalmeccanico (+27,9%).

Migliora anche l'orizzonte di lavoro (da 1 a 3 mesi per il 46,1%). L’indice di occupazione fra gennaio e marzo è aumentato del +1,3%  con punte del +1,9% nel settore metalmeccanico.