Padova candida il volontariato come bene immateriale dell’Unesco

La capitale europea uscente, in occasione della cerimonia di chiusura dei lavori, costituisce un comitato promotore: “Volontariato come elemento di crescita morale e civile”

Padova candida il volontariato come bene immateriale dell’Unesco

Padova candida il volontariato come bene immateriale dell’Unesco

Padova, 30 aprile 2021 – In occasione della cerimonia di chiusura della “Capitale europea 2021”, oggi Padova ha annunciato la candidatura del volontariato come bene immateriale dell’Unesco. A tal proposito verrà costituito anche un comitato promotore, che sarà presentato prossimamente assieme all’advisory board e alla domanda di candidatura ufficiale all’agenzia delle Nazioni Unite.

Alecci: “Volontariato elemento di crescita per le nazioni”

“Questa proposta – spiega Emanuele Alecci, presidente Csv di Padova e Rovigo – poggia su solide motivazioni. Il volontariato è un elemento di crescita morale e civile di ogni nazione. È un bene prezioso, un capitale e un patrimonio che dobbiamo proteggere e sostenere. Per questo è necessario che il volontariato ottenga il riconoscimento Unesco quale bene immateriale”.

Alecci sottolinea poi che “questa candidatura vuole avere l'appoggio e il sostegno di tutte le forze attive in Italia, a partire dal mondo istituzionale, politico, accademico e culturale. Perché soltanto correndo tutti insieme si potrà raggiungere questo importante risultato”.

La carta dei valori

In occasione della cerimonia di oggi, che termina l’esperienza di Padova come Capitale europea del volontariato 2021, la Fondazione Zancan ha presentato una nuova versione, rivista e aggiornata, della “Carta dei valori del volontariato”, pubblicata per la prima volta esattamente vent’anni fa, nel 2001.

La Carta, che raccoglie anche il contributo di idee e esperienze maturate nel corso della pandemia, si poggia su quattro valori fondamentali: giustizia, carità, fraternità e generazioni. Il coordinamento scientifico e redazionale del documento è stato condotto proprio dalla Fondazione Zancan. “Vi era l'esigenza – commenta Alecci – di riprendere un dialogo tra generazioni che ci aiutasse a rimettere al centro una riflessione sul volontariato che in qualche modo si era bloccata”.

De Poli: “Patrimonio inestimabile in eredità”

“Padova Capitale Europea del Volontariato ci lascia in eredità un patrimonio inestimabile, di valori e di esperienze”, ha scritto su Facebook il senatore dell’Udc Antonio De Poli in occasione della cerimonia di oggi. “Penso ad esempio ai 1.600 nuovi volontari – conclude – che hanno dato la disponibilità nella fase più acuta dell'emergenza. Il volontariato è stato un solido punto di riferimento per le nostre comunità e per tutta Italia".