Padova, 2 giugno 2021 - L’Argos Petrarca di Padova fallisce a sorpresa l’appuntamento con la finale e non si aggiudica negli ultimi minuti di gioco il titolo di campione d’Italia di rugby. Con una meta che ribalta le sorti della gara, vincono per 23 a 20 e conquistano lo scudetto i Bersaglieri del Femi Cz Rovigo.
La squadra di Padova era la favorita: giocava in casa perché prima classificata nella stagione regolare del Top 10 e in entrambi gli scontri diretti col Rovigo si era aggiudicata la vittoria, sebbene il computo totale, con 79 gare vinte dal Rovigo, 70 dal Petrarca e 20 pareggi, sia favore dei rodigini.
Il derby d'Italia
La sfida per assegnare lo scudetto del 2021 era un derby tutto veneto molto sentito e una super classica del rugby italiano. Visto che il Benetton Treviso non gioca più a livello nazionale e che l'Amatori Milano (Milan ai tempi di Berlusconi) non esiste più, si trattava anche del match tra le due squadre italiane più titolate, 25 scudetti in due, equamente divisi tra i 13 dei padovani e i 12 dei rossoblù rodigini.
Si è trattato del “derby d’Italia” della palla ovale numero 170 ed è arrivato a dieci anni di distanza dall'unico precedente fra i due team a livello di finale scudetto: nel 2011 si giocò al Battaglini di Rovigo e il Petrarca vinse in rimonta per 14-18. Sconfitta “vendicata” questa sera dai Bersaglieri con un ribaltone nei concitati minuti finali
Premiata la fiducia del Rovigo
"Siamo fiduciosi: per molti giocatori è un ultimo passo - aveva affermato ieri prima della partita da Rovigo coach Umberto Casellato - e questo potrebbe essere un piccolo vantaggio. Questa non è una finale come le altre: noi però dobbiamo concentrarci sul gioco, cercando di fare una delle nostre migliori partite”.
L’omaggio a Marco Zennaro
Nel riscaldamento pre-partita, i giocatori delle due squadre venete hanno anche voluto rendere omaggio all’imprenditore veneziano ed ex rugbista Marco Zennaro, da due mesi imprigionato in Sudan: sono scesi in campo con una maglietta bianca su cui erano stampate una foto dell’uomo e le scritte "Libertà per Marco Zennaro” e "#Sosteniamo Marco”.