Stadio Euganeo di Padova, cantiere sequestrato: sospesi 2 dipendenti comunali

Disposte misure interdittive nei confronti di due funzionari dell'ufficio tecnico patavino e due imprenditori. Polverone sull'appalto del valore di 5 milioni di euro

Lo stadio Euganeo di Padova

Lo stadio Euganeo di Padova

Padova, 8 novembre 2022 – Una notizia che fa ‘rumore’ in città e rappresenta anche una ‘doccia fredda’ per i tifosi biancoscudati. La procura della Repubblica di Padova, infatti, a conclusione di un’indagine sull’appalto indetto dal Comune di Padova per il rifacimento della nuova curva sud dello stadio Euganeo e la costruzione dei due annessi palazzetti dello sport, su disposizione del Gip del tribunale, ha delegato alla Guardia di Finanza di Padova l’esecuzione di un’ordinanza che dispone quattro misure interdittive. Nel dettaglio due prevedono la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio di due funzionari comunali per cinque mesi e altre due misure impongono il divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione per due imprenditori, della durata, rispettivamente, di cinque e tre mesi. Nello stesso tempo, è stato disposto il sequestro preventivo del cantiere, ancora aperto, relativo all’opera non completata.

L’ordinanza è stata notificata al responsabile unico del procedimento e al direttore dei lavori, in carica all’epoca dei fatti, che, in concorso con i due imprenditori, sono indagati per il reato di subappalto non autorizzato. É stato imposto il divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione nei confronti dell’amministratore dell’impresa aggiudicataria dell’appalto, del valore di quasi 5 milioni di euro, iscritto anche per il reato di turbata libertà degli incanti, e del legale rappresentante di un’altra impresa alla quale sono state subappaltate illecitamente delle opere, peraltro risultata sprovvista dell’attestazione di qualificazione richiesta per l’esecuzione di lavori pubblici di importo pari o superiore a 150 mila euro.

Le indagini

Le indagini, coordinate dalla Procura patavina ed eseguite dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Padova, hanno consentito di ipotizzare che l’amministratore della società appaltatrice, con sede operativa nella provincia di Viterbo, avrebbe turbato la gara relativa ai lavori di rifacimento della nuova curva dello stadio Euganeo di Padova. Specificamente avrebbe mostrato in maniera fraudolente una capacità imprenditoriale non corrispondente al vero. Inoltre, lo stesso soggetto, in concorso con l’altro imprenditore destinatario della misura interdittiva, operante nel bresciano, avrebbe posto in essere, in violazione del codice degli appalti pubblici, atti simulati nell’esecuzione dei lavori per coprire contratti di subappalto non autorizzati, ricorrendo a sub affidamenti. Nel merito dei due funzionari pubblici, invece, il responsabile unico del procedimento e il direttore dei lavori avrebbero agevolato la realizzazione di queste condotte.