Parma intitola un parco ad Alex Langer: “Profeta della rivoluzione verde”

Ecologista e pacifista, Langer è una tra le figure più importanti della cultura ambientalista italiana ed europea. Questa mattina la cerimonia d’intitolazione del parco in zona Sidoli

Alexander Langer

Alexander Langer

Parma, 9 ottobre 2021 – La città di Parma ha intitolato un parco ad Alex Langer, ecologista, pacifista, intellettuale, morto 26 anni fa all’età di 49 anni. Il parco si trova in zona Sidoli e l'intitolazione è arrivata dopo che la giunta ha raccolto un invito arrivato dalla Lipu. Intellettuale raffinato e coraggioso, Langer è tra le figure più importanti della cultura ambientalista italiana ed europea, avendo aperto il cammino a riflessioni sui grandi temi dell'ambiente e della pace che sarebbero diventate di dominio pubblico molti anni dopo, ed ha rappresentato uno dei protagonisti delle stagioni politiche e culturali comprese tra il ‘68 e i primi anni ‘90.

"Nell'anniversario della sua scomparsa, a seguito di un voto unanime della Commissione Toponomastica e con la volontà di mettere in collegamento questo parco ad altri spazi toponomastici di questo quartiere, legati dalla cultura ambientalista, abbiamo voluto questa intitolazione”, ha detto l'assessore a Cultura e Toponomastica del Comune di Parma, Michele Guerra in occasione, questa mattina, della cerimonia ufficiale alla presenza di Gabriella Meo, garante del Benessere Animale e consigliera di Lipu Parma, dei rappresentanti di Wwf ed Europa Verde, oltre ai consiglieri comunali Daria Jacopozzi e Sandro Campanini.

Intitolazione del Parco Alex Langer a Parma
Intitolazione del Parco Alex Langer a Parma

“L'attività, gli scritti di Langer sono stati caratterizzati da una compattezza e una coerenza di pensiero veramente insolita, nel dibattito del suo tempo in ambito politico, etnico, religioso – ha aggiunto l’assessore -. Questa è la sua lezione più importante: capire che sono poche le idee importanti, intorno alle quali aggregarci per poi toccare gli ambiti più diversi". Gabriella Meo, svelando la targa di intitolazione, insieme all'assessore Guerra, dopo aver ricordato la sua esperienza personale a fianco di Langer nell'ambito durante il terribile conflitto di Bosnia, si è augurata che "questa intitolazione ci ricordi una figura che è patrimonio della nostra società, un costruttore di ponti, una pagina importante della storia d'Europa”.