Parma, fermata la "baby gang": tre minori ai domiciliari, uno in carcere

I 'raid' sono stati messi a segno da un gruppetto di una decina di ragazzi nella zona del centro storico. Il procuratore Alfonso D'Avino: "Hanno tutti reati alle spalle"

Sei giovani aggrediscono coetanei

Sei giovani aggrediscono coetanei

Parma, 24 Giugno 2021 - Continua il lavoro delle forze dell'ordine, per mettere la parola fine ai 'raid' di un gruppetto di 10 ragazzi che, nei fine settimana tra novembre 2020 e marzo 2021, ho preso di mira giovani tra i 14-15 anni a Parma. A finire in manette tre ragazzi residenti in provincia di Reggio Emilia e uno in provincia di Parma, accusati di aver preso parte a quattro episodi di rapine e minacce. Gli arrestati sono stati fermati in un'operazione congiunta dei carabinieri e della Polizia Locale, coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma.

Le aggressioni

Le aggressioni avvenivano in pieno centro a Parma, anche davanti ai passanti, a cui spesso seguivano minacce anche sui social. Il gruppetto, secondo quanto ricostruito, aveva l'abitudine nei fine settimana di recarsi nel centro storico di Parma. Dopo aver deciso contro chi accanirsi, iniziava a prenderlo di mira, con minacce e spintoni. Infine gli rubava il cellulare, il portafogli e altri oggetti personali.

Uno dei fermati è finito in carcere, tre invece sono ai domiciliari. Commentando il coraggio che hanno avuto le vittime a voler denunciare, il colonnello Pasqualino Toscani, comandante provinciale dei Carabinieri di Parma, ha dichiarato: "Questi ragazzi hanno continuato a rivolgersi alle forze dell'ordine dimostrando grande fiducia. Come deve essere sempre da parte di tutti".

"Totale assenza di scrupoli"

Dure le parole del procuratore di Parma, Alfonso D'Avino, che ha evidenziato "la totale assenza di scrupoli e, nonostante siano da poco maggiorenni, risultano già gravati da numerosi precedenti di polizia per reati furto, minacce, lesioni e porto di oggetti atti ad offendere".