Parma, 20 marzo 2023 - Sospensione immediata dell’attività di un'impresa alimentare domestica e della sua registrazione di operatore del settore alimentare con sequestro di 200 chili di generi alimentari scaduti o privi della necessaria etichetta. Diffida per il proprietario perché non ha indicato nel menù l'elenco degli ingredienti che possono creare intollerante o allergie. L'impresa potrà riprendere l'attività quando avrà rimosso le gravi carene igienico sanitarie riscontrate.
Home food nel Reggiano
I Carabinieri del Nas di Parma hanno eseguito un controllo in una impresa alimentare domestica con attività di ristorazione (home food) della provincia di Reggio Emilia, procedendo al sequestro amministrativo di 200 chilogrammi di prodotti alimentari (ittici, carnei, da forno e condimenti) destinati alla preparazione di piatti, in quanto rinvenuti nelle celle frigo in parte con data di scadenza decorsa ed in parte privi delle indicazioni riguardanti la loro rintracciabilità. Il valore commerciale complessivo della merce sottoposta al vincolo del sequestro è pari a circa 3mila euro.
Cucina, frigo e magazzino sporchi ed unti
Inoltre, sono state rilevate gravi carenze igienico sanitarie all’interno della cucina, dovute a presenza di sporco e unto vetusto diffuso in tutto il locale e sulle attrezzature di lavoro; celle frigo sporche e prive di sistema di monitoraggio delle temperature; locale deposito interessato da sporcizia diffusa e commistione di alimenti con materiale di altro genere; finestre prive di sistemi di prevenzione contro agenti infestanti.
Menù senza ingredienti con allergeni
Tra le altre non conformità riscontrate, si menzionano: l’omessa predisposizione del manuale di autocontrollo secondo i principi dell’Haccp (manuale per la sicurezza alimentare); l’omessa indicazione, nel menù, degli ingredienti che possono provocare allergie o intolleranze alimentari, per la quale è stato emesso e notificato al proprietario l’istituto della diffida; mancata esibizione degli attestati di formazione per alimentarista per il personale dipendente dell’attività.
Sospensione dell'attività
Tali criticità hanno comportato a carico del titolare dell’esercizio una sanzione amministrativa complessiva di 4.500 euro. Inoltre, il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della locale Azienda Usl, su proposta avanzata dal Nuclo Anti Sofisticazione di Parma, nell’interesse superiore di salute pubblica, ha emesso provvedimento di sospensione immediata dell’attività e della registrazione di operatore del settore alimentare sino alla rimozione delle carenze riscontrate e al cessato pericolo igienico sanitario.