Chiara Petrolini, i Ris tornano nella villetta di Traversetolo: ecco perché

Sono ancora molti gli interrogativi da chiarire in relazione alla vicenda, specie per quanto riguarda il primo neonato sepolto. La ragazza per ora resta agli arresti domiciliari: il Riesame di Bologna ha indicato che dovrà andare in carcere

Neonati sepolti in cortile. I misteri della mamma. L’ombra della violenza

Chiara Petrolini, 22 anni, agli arresti domiciliari per avere partorito e ucciso i suoi due figli, sotterrandoli nel giardino di casa

Parma, 31 ottobre 2024 – I Ris sono tornati a casa Petrolini, la villetta di Vignale di Traversetolo (Parma) triste scenario della vicenda dei due neonati trovati sepolti. E’ successo ieri mattina, e l’obiettivo sarebbe stato quello di far più luce sulle circostanze attorno alla morte del primogenito di Chiara Petrolini, partorito il 12 maggio 2023. La 22enne è accusata di omicidio volontario e soppressione di cadavere per entrambi i bimbi.

In particolare, gli investigatori avrebbero cercato tracce e riscontri scientifici che arricchiscano le informazioni già note. Le domande sono tante, soprattutto per il secondo bambino disseppellito dal giardino dell’abitazione, che versava in uno stato di decomposizione talmente avanzato da rendere molto difficili le ipotesi sulla causa del decesso. Pertanto, al momento, non è dato sapere se sia nato vivo o morto. Stando alle dichiarazioni rese da Petrolini, il piccolo non respirava una volta venuto al mondo. 

Nicola Tria avvocato di Chiara Petrolini

La speranza è che più risposte arrivino dai risultati del laboratorio di antropologia e odontologia forense dell'università di Milano, che si sta occupando dell’analisi dei resti. 

Chiara Petrolini si trova ancora agli arresti domiciliari, nonostante il tribunale del Riesame di Bologna abbia stabilito il 17 ottobre scorso che non si tratta di una misura sufficiente. Non avrebbe senso, secondo i magistrati e la procura parmense, affidare la giovane a quei genitori che non si sono accorti di due gravidanze e altrettanti parti della figlia. Si attendono ora le motivazioni della sentenza e il ricorso della difesa.