Parma, 25 settembre 2024 – L’attività di un ristorante della Val di Taro nel Parmense è stato sospesa a seguito della scoperta di diverse irregolarità da parte dei carabinieri del Nas. Il controllo è stato effettuato nel quadro delle operazioni per il contrasto alla diffusione della peste suina africana. Tuttavia, da questo punto di vista, tutto era a norma: i prodotti di carne suina erano correttamente tracciati.
A far scattare la sospensione è stata però la presenza di 270 chilogrammi di alimenti vari tra cui prodotti di carne, selvaggina (non suidi) e salumi, che risultavano in parte privi di rintracciabilità ed in parte scaduti. La merce è stata sequestrata: il suo valore si stima sui 6.000 euro.
Gravi anche le condizioni igienico-sanitarie è stata rilevata la presenza diffusa di infestanti striscianti di tipo blattoidei, anche nella cucina, sotto i piani di lavorazione. E’ stata inoltre riscontrata una diffusa sporcizia, con la formazione di ragnatele nei vari ambienti.
Infine, nei menù e nelle altre documentazioni mancava l’elenco delle sostanze o ingredienti che possono provocare allergie o intolleranze alimentari.
Le irregolarità sono costate caro al legale responsabile del locale: oltre alla sospensione dell’attività da parte dell’Ausl di Parma – vista la gravità delle condizioni igieniche riscontrate – dovrà pagare anche una serie di sanzioni per un totale di 4.500 euro. A ciò si aggiunge una diffida per la mancanza dell’elenco degli allergeni: di conseguenza, la situazione dovrà essere regolarizzata entro i termini stabiliti.