Teatro Regio monumento nazionale: via libera bipartisan del Senato su iter abbreviato

Tempio della Lirica insieme a Scala e Fenice, venne costruito per volere di Maria Luigia d'Austria: sul palco, dov'era di casa Giuseppe Verdi, anche Callas e Pavarotti

Il Teatro Regio di Parma sarà monumento nazionale, come già Scala e Fenice

Il Teatro Regio di Parma sarà monumento nazionale, come già Scala e Fenice

Parma, 1 marzo 2023 - Via libera dall'Aula del Senato, per alzata di mano, alla procedura di urgenza per il ddl che dichiara monumento nazionale il Teatro Regio di Parma. Il Senato ha dato infatti oggi il via libera alla "procedura abbreviata" per l'approvazione del disegno di legge sul riconoscimento, proposto nella scorsa legislatura dalla Lega.

"Dal Gran Ducato ad oggi: storia della comunità"

Il "Regio" è "nei fatti un monumento importante dal punto di vista storico, sociale e culturale. Dichiararlo tale per legge è doveroso e ringrazio la collega Maria Gabriella Saponara per aver proposto nella scorsa legislatura il provvedimento per il quale abbiamo deliberato il procedimento abbreviato", ha detto in aula la senatrice del Carroccio Elena Murelli. "L'opera - ha continuato Murelli - custodisce non soltanto il patrimonio artistico ma la storia della nostra comunità, dal Gran Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla fino ai nostri giorni, per volere di Maria Luigia d'Austria". Dunque, conclude la parlamentare leghista, "è dovere delle istituzioni favorire iniziative per tutelare questi beni inestimabili, che non solo ci fanno conoscere in tutto il mondo, ma rappresentano una testimonianza della vita nelle nostre città, e delle tradizioni da salvaguardare e promuovere a partire dalle nuove generazioni".

"Regio al pari di Scala e Fenice"

"Il riconoscimento del Regio di Parma quale monumento nazionale è giusto e prestigioso per un teatro con una grande storia alle spalle. Parliamo di un luogo vivo, capace allo stesso tempo di testimoniare la storia del nostro Paese e di continuare a scrivere un pezzo di storia della nostra cultura e tradizione. E con questo voto, noi, oggi, diamo il giusto riconoscimento a quel luogo e a quel pezzo di storia e cultura della città di Parma e del Paese tutto". Lo ha detto nell'Aula del Senato la senatrice del Pd Enza Rando, componente della Commissione Cultura, in dichiarazione di voto. "Un teatro che, al pari della Scala di Milano e della Fenice di Venezia - prosegue Rando - è considerato dagli appassionati d'opera una delle case per eccellenza della grande tradizione operistica italiana, tanto da ospitare artisti di fama mondiale, quali Maria Callas e l'indimenticabile Luciano Pavarotti. Un voto trasversale con una portata anche simbolica importante: la cultura unisce i popoli nella pace. La nostra società ripudia in tutti i modi guerra e violenza".

"Regio voluto da Maria Luigi d'Austria"

"La procedura abbreviata per il Regio di Parma è motivata non solo dal fatto che il teatro è centro nevralgico della cultura italiana per gli aspetti architettonici e artistici, ma anche per l'enorme importanza del suo vissuto sociale". Lo ha affermato in Aula il senatore di Forza Italia, Mario Occhiuto, intervenendo in dichiarazione di voto. "Fu fortemente voluto da Maria Luigia d'Austria - ha sottolineato Occhiuto -, una donna gentile e mite che ricercava il bello e amava la musica e che è passata alla storia come una sovrana culturalmente illuminata. Ha creato lo spirito identitario di Parma lasciando alle generazioni future una grande eredità. Maria Luigia d'Austria ha realizzato importanti opere pubbliche come ponti e cimiteri, strutture per i poveri e i malati, e ha dimostrato particolare attenzione per la condizione femminile, precorrendo i tempi in un mondo maschilista". "Ha avviato - ha evidenziato il senatore di Fi - un vasto progetto culturale di riforma, e ha reso Parma più bella, più vivace e più ricca".

"Legame indissolubile con Verdi"

"Dichiarare il teatro Regio di Parma come monumento nazionale non è solo giusto, ma è un atto dovuto". Così la senatrice Silvia Fregolent, della presidenza del Gruppo di Azione - Italia Viva - Renew Europe, dichiarando il voto favorevole alla delibera per una procedura abbreviata per la legge per dichiarare monumento nazionale del Teatro Regio di Parma "Il teatro Regio ha una tradizione antica, è luogo di eccellenza della grande tradizione operistica italiana, è il teatro che più di ogni altro ha consentito a Giuseppe Verdi di far conoscere la sua musica. Proprio per questo suo legame indissolubile con Verdi è necessario che il teatro sia incluso nelle iniziative musicali in sostegno del progetto di salvaguardia e promozione della casa museo di Verdi. La procedura - ha spiegato - vedeva coinvolte solo le fondazioni lirico sinfoniche, tralasciando un teatro di tradizione come il Regio di Parma che è culla del festival Verdiano. Sono certa che il Ministro saprà, insieme al Sindaco, trovare la giusta soluzione per vedere il Teatro protagonista delle celebrazioni, perché la politica ha il compito di mettere il buon senso e andare oltre i tecnicismi".