Terremoto all’Agenzia del Po, a Parma perquisizioni e sequestri per corruzione e peculato

Guardia di Finanza in azione, 5 indagati tra cui il direttore Berselli. Sotto la lente scambi di buste, trovato anche un borsone con tremila euro in contanti

La sede dell'Aipo, Autorità Distrettuale del fiume Po

La sede dell'Aipo, Autorità Distrettuale del fiume Po

Parma, 3 febbraio 2023 - Perquisizioni e sequestri della Guardia di Finanza e della Procura di Parma all'Aipo, l'Agenzia interregionale per il fiume Po con l'ipotesi di corruzione e peculato.

Sotto osservazione c'è, in particolare, l'incontro fra il direttore dell'Aipo, Meuccio Berselli e un imprenditore edile durante il quale ci sarebbe stato lo scambio di una busta, immediatamente controllata dai finanzieri, con dentro tremila euro in contanti.

Un altro scambio di buste sarebbe stato osservato, sempre dalle stesse Fiamme Gialle, tra lo stesso imprenditore e un altro dirigente di Aipo.

La Guardia di Finanza ha fatto perquisizioni a Parma, Reggio Emilia e Cremona: negli uffici di Aipo, dell'impresa edile, nelle abitazioni dei principali indagati e nella sede dell'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po – dove è stata acquisita documentazione d'interesse sul presunto impiego indebito dell'autovettura da parte dell'ex segretario -, negli uffici Aipo, nell'impresa edile e nelle abitazioni dei principali indagati.

A casa dell'ex segretario generale dell'Agenzia di Bacino del Po, adesso direttore Aipo è stato trovato, in un borsone, avvolto in un elastico, il denaro contante pari a tremila euro, sequestrato in relazione all'ipotesi di reato di corruzione.

In casa dell'altro dirigente sono state trovate diverse buste con oltre 23mila euro.

Le somme, ritenute provento dei reati corruttivi, sono state sequestrate. L'Aipo, sottolinea la Procura di Parma, è tra l'altro destinataria di ingenti somme nell'ambito del Pnrr.

L'ipotesi di reato, nell'indagine condotta dalla Guardia di Finanza coordinata dalla procura parmigiana diretta da Alfonso D'Avino, è anche quella di peculato perché l'indagine era nata per verificare il possibile uso indebito di un'auto di servizio.

Chi sono gli indagati

L'accusa di corruzione riguarda il direttore dell'Aipo, Meuccio Berselli, un altro dirigente dell'Agenzia interregionale per il fiume Po, il rappresentante legale di una azienda edile di Parma e due sue dipendenti.

L'ipotesi di peculato riguarda invece il solo Berselli ed è legata al presunto utilizzo da parte sua, a fini personali, di una vettura dell'Autorità di bacino, del quale era segretario, prima di diventare direttore dell'Aipo.

L’inchiesta

L'inchiesta è partita nel 2022 proprio prendendo spunto dall'uso dell'auto di servizio da parte di Berselli, che secondo gli investigatori veniva usata anche per le vacanze e altre attività extra lavorative. Poi, nel gennaio 2023, gli investigatori hanno monitorato un incontro fra il direttore dell'Aipo e l'imprenditore edile durante il quale ci sarebbe stato lo scambio di una busta, con dentro tremila euro in contanti. Busta che sarebbe la stessa ritrovata in un borsone, a casa di Berselli. Secondo gli investigatori sarebbero diversi gli episodi di corruzione che coinvolgono i due vertici di Aipo e la ditta edile in questione, che sarebbe stata favorita per quanto riguarda affidamenti diretti ed appalti su lavori inerenti alla pulizia degli argini del Po, al disboscamento per migliorare lo scorrere del fiume e ad interventi di cementificazione.

A casa dell'altro dirigente di Aipo, i finanzieri di Parma hanno ritrovato diverse buste con all'interno somme dai 1.000 ai 3.000 euro, per un totale di 23mila euro.

Cos’è l'Aipo

L'Agenzia interregionale per il fiume Po con sede nella città ducale – come ente strumentale delle Regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto – si occupa della sicurezza idraulica e della navigazione del "Grande fiume".

Nell'ultimo periodo è stata impegnata, in particolare, su due fronti: la gravissima crisi di siccità che ha investito in estate (ma continua tutt'ora, con il grande fiume ai minimi storici mensili) e i progetti finanziati con i fondi del Pnrr.

Con compiti diversi e con il controllo diretto da parte del governo attraverso il Ministero dell'Ambiente, opera l'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po. Entrambe hanno sede a Parma e, per ovvie ragioni, lavorano spesso a stretto contatto.