Parma, Filarmonica Toscanini: George Petrou chiude la 45esima stagione

Appuntamento per sabato 5 giugno all’Auditorium Paganini. Il sovrintendente e direttore artistico, Alberto Triola: “Nostri sforzi premiati, ora gli applausi al posto del silenzio”

George Petrou (ufficio stampa La Toscanini)
George Petrou (ufficio stampa La Toscanini)

Parma, 31 maggio 2021 – Sarà George Petrou a dirigere la Filarmonica Toscanini di Parma nell'evento di chiusura della 45esima stagione dei concerti, che si terrà sabato 5 giugno alle 19.30 all’Auditorium Paganini.

Petrou, vincitore di numerosi premi internazionali e considerato uno dei più sensibili interpreti del repertorio Barocco, dirigerà la Filarmonica nell’esecuzione della “Sinfonia n. 29 in La Maggiore, K 201 (K6 186a)” di Wolfgang Amadeus Mozart e “Le creature di Prometeo, op. 43 selezione dal Balletto”, di Ludwig van Beethoven.

Petrou: “La musica non si esaurisce mai”

“Ascolto Bach, Mozart, Šostakovič, Čajkovskij ma anche Deep Purple, David Bowie, The Beatles e la musica greca – racconta George Petrou –. La buona musica è una e non è definita dallo stile, ma dalla qualità. Abbiamo opere buone e cattive... che la buona musica sia classica, musica di qualità, è uno stereotipo”.

“Ci sono anche grandi compositori, come Beethoven, che non sono uguali nella loro produzione. A differenza di Mozart o Bach dove è difficile trovare qualcosa di brutto di loro. Sono più stabili. La musica stessa non si esaurisce mai, almeno per come la vedo io – conclude –. La gamma è così ampia che anche se hai dieci vite, non puoi coprirla”.

La Toscanini e la stagione della ripartenza

Quello del 5 giugno, fa sapere La Toscanini, è però soprattutto un concerto che segna la chiusura di una stagione in cui, nonostante le numerose difficoltà legate alle chiusure per l’emergenza sanitaria, la Fondazione ha saputo riorganizzarsi, senza mai fermarsi anche in assenza di pubblico dal vivo.

“Mai come in questo momento – commenta il sovrintendente e direttore artistico, Alberto Triola – è tornato prezioso il lascito artistico e morale di Arturo Toscanini, fatto di rigore, coscienza del proprio ruolo e senso di responsabilità”.

Triola: “Sforzo produttivo premiato”

“La Toscanini – ricorda Triola – ha saputo dimostrare una grande capacità di reazione, ma soprattutto ha caparbiamente confermato tutte le sue molteplici attività, inaugurando nel corso della pandemia una nuova stagione cameristica”, oltre a molti altri eventi e concerti.

E conclude: “Tutto questo straordinario sforzo progettuale e produttivo è stato premiato e La Toscanini ha visto finalmente il pubblico animare l’Auditorium e gli applausi colmare gli spazi per troppo tempo occupati dal silenzio”.