Parma, Barilla investe 30 milioni per produzione del pesto, nuove assunzioni a Rubbiano

Lo stabilimento è destinato a diventare il sughificio più grande e sostenibile d'Europa: basilico e pomodoro 100% italiani. Già leader in Europa, l'azienda punta all'estero

Produzione del pesto tra i sughi Barilla

Produzione del pesto tra i sughi Barilla

Parma, 5 novembre 2021 - Nuove linee per produrre il pesto nello stabilimento della Barilla a Rubbiano: previste nuove assunzioni. Barilla continua ad investire in Italia per sviluppare il più grande e sostenibile impianto sughi d'Europa: il gruppo alimentare annuncia l'allestimento nel sughificio di Rubbiano, nel Parmense, di una nuova linea di produzione (dopo le 2 inaugurate nel 2012 e le successive 2 del 2018) che consentirà di aumentare la capacità globale produttiva di tutte le tipologie di pesto, incluso quello alla Genovese. 

30 milioni di euro di investimento con la tecnologia più avanzata

L'investimento previsto è di 30 milioni di euro, che porteranno ad avere la nuova linea di produzione attiva ad aprile 2023 e creerà le condizioni per aumentare l'occupazione nello stabilimento. Standard elevati di qualità, tecnologia 4.0, sicurezza alimentare, sostenibilità e forte spinta all'internazionalizzazione: sono solo alcuni dei punti rilevanti che caratterizzano l'investimento sullo stabilimento di Rubbiano e la filosofia produttiva di Barilla.  Barilla punta sul trasporto sostenibile, l'interporto di Parma snodo cruciale

Oggi garantisce occupazione a 300 persone

Inaugurato nel 2012, lo stabilimento di Rubbiano, che si sviluppa su una superficie totale coperta di circa 30.000 metri quadrati, grazie ad un investimento di 50 milioni nel 2016-2018 è cresciuto passando dal dare lavoro a 120 fino alle atturali 300 persone.  Barilla lancia impianto record per sughi Con l'attuale potenziamento ci reano dunque nuove opportunità di assunzioni. Nel mercato dei pesti e dei sughi pronti, Barilla è presente dal 1969 ed è oggi leader in Italia e in Europa continentale, riscontrando negli ultimi anni una crescita a doppia cifra (specie per i pesti) sia in Italia, dove di questi prodotti sono riconosciuti qualità e alto valore di servizio, sia all'estero. Particolarmente rilevante è la crescita nelle Americhe e in Europa, dove le vendite di sughi e salse seguono di pari passo quelle della pasta, garantendo al consumatore tutto il necessario per portare in tavola sapori e profumi dell'autentica cucina italiana anche a chi non ha la disponibilità in loco delle migliori materie prime.  Parma, prime lauree in Food Safety, corso magistrale voluto da università e imprese

Materie prime 100% italiane

Dietro al successo dei sughi Barilla prodotti a Rubbiano ci sono pomodoro e basilico di origine italiana (tutto il basilico fresco è 100% italiano, il 100% del pomodoro italiano proviene dalla Pianura Padana), ma anche la profonda integrazione con gli agricoltori del territorio e l'alta specializzazione e competenza nelle tecnologie di trasformazione di pomodoro e basilico.

In particolare il basilico necessario alla produzione del pesto è coltivato a pochi chilometri dallo stabilimento, raccolto da metà giugno a fine settembre e portato in fabbrica entro due ore dalla raccolta. É forte dunque anche la ricaduta sull'indotto. Il sughificio di Rubbiano, progettato internamente dai tecnici Barilla, è stato pensato anche con tecnologie sostenibili: le emissioni di CO2 e i consumi di acqua, secondo Barilla, sono rispettivamente il 32% e il 63% in meno rispetto a stabilimenti analoghi e con l'ampliamento del 2018 è stato fatto un passo avanti con un'ulteriore di riduzione del -7% delle emissioni di CO2, del -9% di consumi idrici oltre al raggiungimento del 95% dei rifiuti avviati a riciclo.