Italia-Austria, Mbandà: “Inginocchiarsi non va imposto”

Il rugbista delle Zebre di Parma e della Nazionale, sulla scelta di inginocchiarsi contro il razzismo: “Sono per il libero arbitrio, sennò si rischia l’effetto contrario”

Maxime Mbandà in una fase di gioco

Maxime Mbandà in una fase di gioco

Parma, 26 Giugno 2021 – Obbligare qualcuno a fare qualcosa è sbagliato e si rischia l’effetto opposto. Maxime Mbandà, rugbista azzurro e delle Zebre di Parma nonchè cavaliere della Repubblica per aver prestato servizio volontario in ambulanza per la Croce Gialla di Parma durante la pandemia, ha voluto sottolineare il suo pensiero circa il tema dell’inginocchiarsi o meno contro il razzismo.

Mbandà: “Ben vengano gesti positivi, ma con libero arbitrio”

Il dibattito è aperto, sollecitato anche dalla scelta della Nazionale di calcio di non voler compiere il gesto prima della partita degli Europei contro l’Austria di stasera, sabato 26 giugno. “Per migliorare il mondo serve forza di volontà e impegno quindi ben vengano i gesti positivi - ha detto Mbandà, nato a Roma da padre congolese e madre italiana -, ma non bisogna confondere libertà di espressione con imposizione. Il mondo è bello perché vario: ognuno agisce e reagisce a proprio modo. Se fossimo tutti uguali sarebbe anche noioso. Io sono per il libero arbitrio: non bisogna imporre niente a nessuno. Se uno fa un gesto senza pensarlo è totalmente sbagliato”.

Il flanker della nazionale a ottobre ha ricevuto dal presidente Sergio Mattarella l'onorificenza di Cavaliere dell'ordine al merito della Repubblica Italiana ed è da sempre in prima linea contro il razzismo rivendicando più volte con orgoglio di essere "nato in Italia" e fiero "di essere il risultato dell'unione di due culture diverse". Ma per il rugbista la libertà di coscienza viene prima di tutto, in linea con quanto affermato anche ieri dal Ct Roberto Mancini, in risposta alla domanda se i suoi azzurri si inginocchieranno o meno questa sera, prima dell'ottavo di finale con l'Austria.