Parma Mercanteinfiera, maxi sequestro di 172 oggetti in avorio: 11 denunce

Pezzi d'antiquariato di un valore stimato della merce che supera i 200mila euro

Maxi sequestro oggetti in avorio Mercanteinfiera Parma

Maxi sequestro oggetti in avorio Mercanteinfiera Parma

Parma, 21 marzo 2022 - Lotta al commercio illegale di avorio. Ben 172 preziosi oggetti in avorio, per un valore stimato che supera i 200mila euro, sono stati sequestrati al "Mercanteinfiera" di Parma dai militari del Nucleo Carabinieri Cites di Modena coadiuvati dai Nuclei di Bologna e Forlì-Cesena, dal Raggruppamento di Roma, dal Nipaaf del Gruppo Forestale di Parma e di Modena. Undici le persone denunciate. Tra gli oggetti figurano uno scettro ecclesiastico intarsiato in vendita a 40.000 euro, marotte da giullare a 15.000 euro, un pettine in avorio lavorato a 4.000 euro, una zanna lavorata a 15.000 euro poi numerose sculture in avorio, crocifissi e oggetti di vario genere per valori dai 100 euro a oltre 6.000. 

Dagli accertamenti è emerso che i pezzi d'antiquariato sequestrati, derivanti dalle zanne di elefante, sarebbero tutti privi della prescritta documentazione necessaria per la detenzione e la vendita, circostanza che, se provata, integrerebbe gli estremi di un reato per il quale è prevista la pena dell'arresto da 6 mesi a 2 anni con l'ammenda da 15.000 a 150.000 euro.

L'avorio, oltre ad essere elemento costitutivo di opere d'arte che possono arrivare a costare anche decine di migliaia di euro, è sottoposto alla tutela della Cites, la Convenzione di Washington che disciplina il commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione la cui messa in vendita senza la prescritta documentazione Cites configura un'ipotesi di reato. L'Unione Europea ha già norme severe sul commercio dell'avorio ed è  impegnata ad intraprendere ulteriori azioni contro il bracconaggio di elefanti e il traffico di avorio a livello mondiale.