Noceto, inaugurato il 'museo della vasca votiva' che racconta la vita nell'età del Bronzo

Lungo il percorso si potranno vedere oggetti, circa 150 vasi e oltre 500 manufatti di legno, compresi degli aratri, per poi concludere con il reperto ligneo lungo 12 metri

La Vasca votiva di Noceto, oggi Museo, nel Parmense

La Vasca votiva di Noceto, oggi Museo, nel Parmense

Parma, 8 ottobre 2021 - È stato inaugurato a Noceto, in provincia di Parma, il museo della Vasca votiva, un reperto ligneo ritrovato nel 2005 che per caratteristiche e grado di conservazione rappresenta un 'unicum' a livello europeo, tale da innovare le conoscenze scientifiche sull'Età del bronzo.  La grande vasca, contenente numerosi manufatti in legno e ceramica, databili al XV secolo a.C., è stata posta, al termine di un accurato restauro a cura del ministero della Cultura e dell'Università di Milano, al centro di una struttura museale che racconta con ricostruzioni, video e dispositivi interattivi la cultura delle terramare che caratterizzava circa 3500 anni fa la quasi totalità della pianura padana. 

Un antico bacino d'acqua con offerte rituali

La vasca di Noceto è una grande struttura lignea rettangolare, lunga 12 metri, larga 7 e profonda almeno 3 metri, realizzata in una cavità scavata nel terreno. Secondo gli studiosi, l'interpretazione più convincente è che fosse un bacino d'acqua artificiale in cui oggetti d'uso quotidiano quali vasi, manufatti in legno, in fibra vegetale e in terracotta, resti di animali, rami, frutti, ciottoli venivano deposti come offerte rituali. Il suo uso si è protratto per circa un secolo, finché i diversi manufatti e il terreno scivolato dai bordi esterni l'hanno riempita e prosciugata.  Tra i reperti più significativi sono stati trovati cinque aratri, alcuni cesti di grandi dimensioni, diverse figurine di animali in terracotta, decine di vasi. Nel museo, oltre alla Vasca votiva sono esposti molti oggetti caratteristici della cultura terramaricola che caratterizzava circa 3500 anni fa la quasi totalità della pianura padana e la cui storia viene raccontata con testi, immagini, ricostruzioni, video e dispositivi interattivi che offrono al visitatore un'esperienza multisensoriale e multimediale.

Il ritrovamento nel 2005, poi il restauro e il museo

La vasca lignea, scoperta nel 2005 in occasione di lavori edili, era stata costruita ai margini della terramare di Noceto. Il nome deriva da terra marna, termine usato nel 1800 per indicare il terriccio fertilizzante che si ricavava dai depositi archeologici dell'età del Bronzo e che oggi si riferisce ai villaggi distribuiti nella pianura padana centrale tra il 1650 e il 1150 circa a.C. Il percorso museale inizia con l'osservazione dei reperti rinvenuti - una ventina di oggetti miniaturisti, circa 150 vasi interi o ricomponibili, vari reperti faunistici e oltre 500 manufatti di legno - e si conclude con la veduta dall'alto della grande vasca lignea.  "Con l'apertura al pubblico del museo dopo un cammino durato 15 anni tra scavi, restauro e ricostruzione  si rende accessibile a cittadini e studiosi un reperto unico fra le strutture lignee dell'età del Bronzo" - hanno affermato gli assessori regionali Andrea Corsini (Turismo) e Mauro Felicori (Cultura), presenti all'inaugurazione insieme al sindaco di Noceto, a Fabio Fecci, Corrado Azzollini del ministero della Cultura, Marco Masetti dell'Università Statale di Milano e Franco Magnani, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Parma.