Omicidio Parma a Gaione, la donna in fuga dal marito si era rifugiata a casa di Vitalie

Aveva subito maltrattamenti ed era fuggita dal compagno violento, con se aveva portato anche la figlia. Vitalie Sofroni le aveva accolte e poi difese, a costo della propria vita

Fiaccolata sul luogo dell'omicidio di Vitalie Sofroni

Fiaccolata sul luogo dell'omicidio di Vitalie Sofroni

Parma, 7 luglio 2022 - Fiaccole e fiori nel parcheggio di Gaione, frazione di Parma, per l'ultimo omaggio a Vitalie Sofroni. Ieri sera 6 luglio la comunità moldava e gli amici del 40enne, ucciso con una coltellata al cuore nel tentativo di difendere un'amica e la figlioletta dalla violenza del compagno, si sono ritrovati sul luogo dell'omicidio e stretti nel dolore. 

Vitalie moldavo di 40 anni (li avrebbe compiuti tra pochi giorni), martedì sera 5 luglio, in quel buio parcheggio in via Fontanini ha trovato la morto. L’assassino, 25 anni, marito della donna, ex collega della vittima anche lui di nazionalità moldava, è stato rintracciato poco dopo l'omicidio dai carabinieri. 

Poche ore prima dell'omicidio

La compagna del moldavo per sfuggire alle violenze del compagno da un paio di giorni aveva trovato rifugio insieme alla figlia di nove mesi a casa della vittima. Lo ha ricostruito la Procura parmigiana, guidata da Alfonso D'Avino, spiegando che la donna aveva subito maltrattamenti dal compagno, arrestato dalla Polizia per l'omicidio. 

La sera del 5 luglio, approfittando dell'assenza di Sofroni, il 25enne moldavo, armato di coltello, ha fatto irruzione nella casa e aveva portato via i propri congiunti.

Il 40enne, appresa la circostanza da una vicina di casa, si è messo alla ricerca dei tre e, dopo averli raggiunti nell'area di parcheggio in via Fontanini, ha affrontato l'uomo, ma è stato ucciso da una coltellata al cuore. 

L'arresto dell'omicida 40 minuti dopo l'assassinio

Circa 40 minuti più tardi, alle 22.30 è stato lo stesso omicida a chiamare i carabinieri, dicendo dove si trovava e quindi a consegnare l'arma del delitto: un coltello da cucina. Al loro arrivo i militari trovavano sul posto una donna con una bambina in braccio e a pochi metri da lei un uomo in palese stato di agitazione. Il 25enne è stato arrestato per omicidio volontario pluriaggravato ed è in carcere.